Calangianus, Via Firuccia, una bomba igienico sanitaria per i residenti. “Quando piove nella nostra condotta fognaria viene convogliata l’acqua del paese”.

Calangianus, 5 mag. 2018-

Via Firuccia 

Un quartiere in rivolta, un problema vecchio che ha attraversato ben tre amministrazioni civiche, segnalato e mai risolto. In sintesi è questa la situazione di via Firuccia e del quartiere che attraversa, all’ingresso del paese, poco distante dai campi da tennis più a monte. Una zona bassa, dove quando piove intensamente come avviene da 4 giorni, succedono cose incredibili che compromettono anche la salute dei residenti. Una vera e propria bomba di carattere igienico sanitaria di cui l’amministrazione è al corrente ma che vede, al solito, un palleggiarsi di competenze tra il gestore idrico Abbanoa e l’amministrazione civica. Uno dei tanti, direte voi, visto che di questi palleggiamenti, tra chi deve e chi no, abbiamo quotidiani esempi a Tempio e dappertutto.

Via Firuccia (il tratto finale)

Il problema di via Firuccia a Calangianus  si trascina da molti anni (almeno 6) e  mette a repentaglio le condizioni igienico sanitarie di un intero quartiere. La causa di questo annoso disagio è l’afflusso delle acque bianche che confluiscono nella conduttura fognaria la quale, assolutamente inadeguata a sopportare un tale carico, esplode in tutti i punti dove trova sbocchi, nei tombini sulla strada o in altri passaggi anche in terreni di proprietà.

Il comune ha evidenziato il problema ad Abbanoa che è anche intervenuta ma per risolvere deve avere la possibilità di passare in un terreno adiacente di proprietà col consenso dell’amministrazione civica che deve chiedere al proprietario di concedere una parte del suo terreno per far passare una condotta che congiunga lo scarico delle acque bianche sino all’altra conduttura fognaria che passa non distante. Di fatto, però,  non è mai stata trovata una soluzione definitiva.

Il rialzo del piano stradale della via, avvenuto anni fa, ha peggiorato la situazione causando allagamenti di scantinati, perdita anche di beni ivi presenti, ma soprattutto un terrificante olezzo che emana quando smette di piovere e si asciugano le zone interessate dalla presenza dei reflui fognari.

Il video, girato in collaborazione con diversi residenti, chiarisce la situazione e suggerisce attraverso le voci degli interessati anche una soluzione che è alla portata sia del comune che del gestore idrico.

“Basta – ci dice un residente che abita in questa via – allungare di 30 metri il collettore delle acque bianche fino a canalizzare le stesse nella nuova conduttura fognaria che passa qualche decina di metri distante da questa via”.

I residenti non ce la fanno più e premono con le istituzioni affinché venga risolto il problema e via Firuccia e le case presenti in questa via abbiano di esclusiva pertinenza solo la condotta fognaria che attraversa la strada senza il sovraccarico proveniente dalle acque bianche del paese.

“Sono vecchia – dice una donna presente e particolarmente avvilita da questo disagio – ma sembra ce non conti nulla. Eppure vado in comune spesso a raccontare questo problema e alla fine gli ho detto  pure che almeno lo facessero per me, lo chiedo in ginocchio come una preghiera”. Mi mostra il locale caldaia, oggi completamente inservibile per allagamenti precedenti e attuali, con caldaia e cisterna fuori uso e altri beni perduti nel corso di questi anni.

Sembra che non voglia sentirne nessuno di questo problema, come se fosse un qualcosa che comporti chissà quali spese. O forse, e non sarebbe la prima volta come accaduto  a Tempio, quando si deve toccare Abbanoa che ha assolutamente competenza e responsabilità sulla rete idrica e fognaria, c’è come un attimo di perplessità e di timore.

La signora Donatella, che ha voluto farci questa segnalazione anche a nome degli altri residenti, è afflitta.

“Da troppi anni che viviamo questo disagio senza che mai siano state esaudite le nostre legittime richieste”.  Alla pari di Masino, che ci mostra nel terreno adiacente alla sua proprietà, uno degli sbocchi incriminati, domani ha la cresima della figlia ed è preoccupato giustamente perché:

” Da giorni che ripulisco con varechina i resti degli scarichi fognari che defluiscono da questo sbocco fognario. Può anche sentire la puzza terrificante che si sprigiona da questo scarico e che mi allaga il mio terreno, va ovunque, sotto la legna, mi entra dalle finestre. Non ne possiamo più!”.

Lanciamo questo disagio all’amministrazione Albieri, che sappiamo sensibile ed attenta a questo genere di segnalazioni. La questione non sarà facile, e lo capiamo, ma non è certo impossibile. Per quanto ci riguarda, siamo aperti a qualsiasi segnalazione, così come abbiamo fatto oggi, sempre e solo nell’interesse della comunità Gallura. Grazie a Donatella ed a tutti i residenti di via Firuccia per la preziosa ed indispensabile collaborazione.

Antonio Masoni

 

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