Tempio Pausania, 31 ago. 2017-

Non si da pace il giovane tempiese, 25 anni, che ha visto la sua autovettura, una Opel Corsa di 6 anni di vita, danneggiata da sostanze acide che hanno rovinato la carrozzeria. Un atto intimidatorio rivolto ad un altra persona, chiaramente specificata nel cartello fatto trovare sul parabrezza della sua macchina. Non era lui il vero bersaglio ma il proprietario di una vettura simile in tutto e per tutto alla sua, nel colore e nella marca e modello, ma appartenente ad un noto commerciante che veniva invitato, su un banale pezzo di cartone chiuso dal tergicristalli, a pagarsi i debiti.
Omettiamo, nel rispetto della volontà del proprietario della macchina danneggiata e della sua famiglia, rispettabile e onesta, di mettere i nomi della vittima del danno e del bersaglio mancato dell’attentato intimidatorio.
Abbiamo anche un video che ci è stato inviato del quale però non pubblichiamo nulla. Esso attesta i danni subiti dalla macchina in tutto il suo volume esterno.
Gli effetti dell’acido sono evidenti e, ad una prima stima, il danno complessivo ammonta circa 3.000 euro che il proprietario dovrà sborsare di tasca propria in quanto la sua assicurazione non era coperta da danni dovuti ad atti vandalici.
Resta sgomento per questo genere di “imprese” che lasciano intendere una recrudescenza delle offese a danno di cittadini onesti e soprattutto, come nel caso in oggetto, del tutto estranei ai fatti ripresi da quella scritta di stampo mafioso: “….pagati i debiti”. Questo caso, che sembra proprio indirizzare verso una vendetta per ragioni di denaro, fa riflettere molto su come anche nella nostra piccola cittadina esistano ritorsioni che sfociano in attentati di stampo mafioso.
Atti su cui stanno indagando i Carabinieri di Tempio, dove il giovane ha denunciato il fatto, sperando che si possa scoprire quali fossero i motivi reali verso il vero bersaglio dell’attentato, come scritto prima, ben precisato col nome e cognome.
Antonio Masoni