Tempio Pausania: dettagli sulla sventata rapina.

Foto Unione Sarda

Tempio Pausania, 8 aprile 2014-

(Unione Sarda di oggi 8 aprile 2014)

Avevano pistole, munizioni, passamontagna, fascette di plastica per immobilizzare gli ostaggi. Il tutto per compiere una rapina. Obiettivo l’Eurospin di Tempio, sabato. I carabinieri li tenevano d’occhio da mesi; li hanno fermati in tempo, prima che entrassero in azione. L’operazione del nucleo investigativo è stata illustrata in una conferenza dal maggiore Giuseppe Urpi.

Il nome Seven & more: prende il nome dal presunto capo: Giampiero Sette, 51 anni, di Villagrande Strisaili. Venerdì pomeriggio era a bordo di una Fiant Punto con la moglie, Agostina Loi. Il posto di blocco è scattato sulla 131 all’altezza di Bonorva. Nell’auto, nascoste nei pannelli degli sportelli posteriori c’era tutto l’occorrente per il colpo: le armi: tre pistole, tre caricatori, 120 cartucce. I carabinieri hanno ricostruito i movimenti e individuato il resto della banda. La coppia avrebbe fatto base a Tempio Pausania, nell’appartamento in affitto del figlio di Agostina Loi, Roberto Piroddi, 28 anni, e dalla compagna Arianna Ranedda, di 22. La casa doveva essere il supporto logistico per gli orgolesi: Giuseppe Monni 31 anni, suo fratello Giovanni Antonio e Pietro Mereu, entrambi 23enni. Le videocamere li avrebbero ripresi durante diverse visite di controllo all’Eurospin. L’orgolese Battista Pisanu, di 51 anni, avrebbe invece aveva fornito le armi. Secondo gli investigatori i malviventi avrebbero atteso la chiusura del negozio, fatto irruzione all’interno e immobilizzato i dipendenti.

 

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