Tempio Pausania, le cose sono decise, il Paolo Dettori diventerà Stabilimento di Base e Ospedale di Comunità. Gli scenari futuri del piano regionale sanitario in Alta Gallura.

Tempio Pausania, 27 mar. 2015-

Per il momento leggete questi dati e valutateli. Nei prossimi giorni contiamo di fornire la mappa dettagliata della nuova distribuzione dei pani e dei pesci, che generosamente ci stanno per far regalare.

Non si conosce ancora quanti sindaci della Gallura presenzieranno alla riunione di domani sabato col Commissario ASL Paolo Tecleme. Per certo si conoscono le defezioni di alcuni di essi, come il sindaco di Calangianus, Loddo, da sempre strenuo oppositore di questa riorganizzazione che definire scellerata è un regalo che viene fatto alla Regione. Abbiamo spiegato, nei giorni scorsi, che le decisioni erano nell’aria e che erano in risposta ad un piano nazionale di riduzione e tagli nella Sanità. Le lotte, le proteste di cittadini e amministratori avevano fatto illudere che, almeno per il Paolo Dettori, si potesse avere una deroga o una soluzione differente. Nulla di tutto chiesto. La mannaia doveva abbattersi su qualcosa e questo è avvenuto, in barba a promesse di assessori regionali, in barba alle firme raccolte, alle proteste della popolazione di tutta l’alta Gallura attraverso il Popolo dei Lucchetti, delle forze sindacali e di un’intera comunità che mai si era trovata cosi unita e determinata.

Un pò come per il prezzo della benzina. Fateci caso: lo abbassano parecchio mentre aumentano altre cose. Dopo qualche mese, quando le acque sembrano tranquille,. ecco arriva l’aumento “sempre necessario” di questo Stato che pensa solo a prosciugare le ultime risorse insieme anche alle nostre speranze.

La Sanità non si doveva toccare e allora promesse, le speranze che crescono e poi, alla resa dei conti, ridimensionamento doveva essere e quello sarà.

L’ospedale Paolo Dettori diventerà stabilimento di base o ospedale di base con la privazione certa di alcune specificità e sarà, anche ospedale di comunità, struttura collegata alla RSA che sorge nel rione Mantelli. Gli ospedali di comunità sono di integrazione alle attività di erogazione dell’attività sanitaria. Negli ospedali di Comunitò si possono avere al massimo 15-20 posti letto a gestione infermieristica con assistenza medica di medici di Medicina Generale, Pediatri , e altri medici convenzionati col SSR.

L’ospedale di Tempio, in considerazione delle sue dimensioni e della posizione geografica di natura montana, sarà Ospedale di Base (grazie Arru!) dove si potranno dare risposte  coerenti con le tipologie dei bisogni prevalenti nelle aree territoriali dove opera. Questo significa che per altre tipologie (quelle non prevalenti insomma) si deve far riferimento al DEA di I° livello che, naturalmente, sarà a Olbia. Tempio potrà operare nel campo delle patologie di media e bassa complessità del proprio territorio. Come dire: se avete patologie che richiedono specialità dovrete andare ad Olbia. Anche nell’attività chirurgica le competenze andranno sempre per le medie e basse complessità.

Il danno però non sarà solo questo!

I problemi toccheranno tutti i piccoli comuni (sono 26 in tutta la Gallura) che saranno concentrati nelle cosiddette Case della Salute, secondo questa distribuzione iniziale alla quale, certamente, seguiranno altri paesi non compresi in questo primo elenco :  Luras, Calangianus, Bortigiadas, Aglientu, Santa Teresa, Viddalba. Per ora della sorte che toccherà a questi comuni non è dato sapere. Per certo, si conosce che Santa Teresa aveva chiesto espressamente di averla. Che sia una mancanza voluta???

Arzachena: cui confluiranno i pazienti di Arzachena, Sant’Antonio di Gallura, Palau, Bassacutena (?) con un bacino d’utenza complessivo di 18.500 abitanti;

Badesi: Badesi, Trinità d’Agultu ed Aggius (5.665 abitanti);

Berchidda: Berchidda, Monti, Oschiri e Telti (11.000 abitanti);

Buddusò: Buddusò e Alà dei Sardi (5.850 abitanti);

Budoni: Budoni, San Teodoro, Padru, Loiri – Porto San Paolo (13.700 abitanti);

La Maddalena: La Maddalena (11.500 abitanti);

Olbia: Olbia e Golfo Aranci (60.274 abitanti);

Questa mannaia, come dicevamo prima, si abbatterà su tutti o quasi i cittadini dell’alta Gallura, con la privazione dei servizi che fino a questo momento erano garantiti. La scure violenta si è abbattuta anche sui piccoli paesi che saranno costretti ad arrangiarsi. Alcuni, addirittura, nemmeno sono stati compresi nelle case della salute.

Tempiesi, e tutti gli abitanti di questa porzione di Gallura, è ora di affrontare l’emergenza con le poche soluzioni possibili. Non c’è tempo da perdere, non cerchiamo ora di chi siano le responsabilità o di chi debba risolvere questa problematica fondamentale per tutti noi. Uniti, compatti, arrabbiati, determinati, contro questa ingiustizia che sta mettendo a dura prova la tolleranza di chi non ha più la voglia di perdere anche il Diritto alla Salute. Svegliamoci e lottiamo come prima e più di prima. La soluzione esiste. Facciamo sentire a chi ha deciso dove dovremmo andare a curarci che il Tempo delle Mele è finito. 

Antonio Masoni

 

 

 

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