Tempio Pausania, Il dopo match tra Tempio e Luras, sedata sul nascere una possibile lite tra alcuni ragazzi.

Tempio Pausania, 18 nov. 2017-

Alla fine della gara allievi tra Tempio e Luras nessuno scontro, come si temeva, tra alcuni facinorosi locali e alcuni avversari di Luras. Non è successo nulla, per fortuna, ma il tentativo di dare adito ad una salva di insulti, e ci fermiamo qui, non è andato a buon fine. La partita, per la cronaca, è terminata in pareggio 1-1. I ragazzi tra loro sono stati esemplari, in campo e fuori dal campo, si conoscono, si frequentano a scuola, alcuni sono amici. Il problema non era il loro infatti ma di alcuni annoiati ragazzi che, quando il Luras viene a giocare a Tempio, sembrano non conoscere le regole dell’evento sportivo e si accalcano all’uscita della partita, in gruppo, attendendo i ragazzi per aggressioni verbali e minacce di ogni specie. La loro acredine, forse dovuta ad altre faccende che esulano dal calcio, non risparmia nemmeno gli adulti, i genitori che questo scorso Marzo, quando Tempio e Luras hanno svolto una partita amichevole, hanno atteso il fine gara per mostrare, oltre che un numero consistente (una folla enorme ci ha detto un genitore lurese), anche l’atteggiamento minaccioso di chi vuole una regolazione di conti. Tutto assurdo, tutto fuori dallo sport, tutto drammaticamente asociale.

L’appello che stamattina abbiamo diffuso nel blog, che conteneva anche la paura di una madre di Luras per possibili conseguenze, ha evidentemente spaventato il branco che si è visto allontanato da un solerte ed energico dirigente di Tempio e minacciato anche dalla nostra telecamera pronta a riprendere quanto succedeva e consegnare ai Carabinieri il filmato. Qualcuno è andato via, qualcun altro si è messo il cappuccio in testa per nascondersi, ma alla fine, aldilà di qualche leggero frastuono, non è successo assolutamente nulla.

Un momento della partita tra Tempio e Luras, terminata 1-1

Ragazzi che insieme fanno forse paura ma presi uno alla volta mostrano i limiti di una totale inconsapevolezza delle loro azioni. Ci anno pensato i genitori ad allontanare i figli, i dirigenti locali, e una folla di persone curiose che stamattina hanno letto il nostro pezzo su questo possibile tafferuglio.

Lo sport è educazione, lo diciamo tutti e anche spesso, e deve insegnare solidarietà e generosità e non a dividere per cause del tutto estranee allo sport stesso. Da Tempio e Luras, un esempio di come si deve intendere lo sport, specie questo giovanile,  con strette di mano, sorrisi, arrivederci e magari anche qualche benevolo sfottò, Nel calcio, nello sport, ci sta, ma prima di tutto il rispetto per gli avversari, sia nella vittoria che nella sconfitta.

Antonio Masoni

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