Tempio Pausania, solidarietà da “quasi” tutto il movimento sindacale contro le iniquità di distribuzione dell’offerta sanitaria in Gallura. Chiede l’unità della Gallura solo la CGIL.

Tempio Pausania, 17 ago. 2015-

Il mondo sindacale, con alcuni distinguo, si è schierato a favore del territorio dell’alta Gallura contro le conseguenze della Legge Balduzzi applicate con severità e senza alcun ritegno proprio nel nostro distretto sanitario.

Chi mi conosce sa anche con quanta parsimonia prenda le rivendicazioni sindacali e con quanta altrettanta severità le consideri in un momento drammatico del nostro paese dove a pagare è sempre il popolo. I tagli senza criterio, attuati però con un’aggravante discriminatoria verso territori e categorie, mi pongono dinanzi al dubbio che l’equazione sindacati= interessi dei lavoratori non sia sempre valida o perlomeno non lo è per tutti i sindacati, se la materia oggetto di discussione è la stessa.

In questo specifico caso del Paolo Dettori però devo segnalare le posizioni di CISL e CNA,, per voce dei loro segretari, Mirko Idili e Benedetto Fois. .

Mirko Idili (CISL):No, non ci siamo proprio!!! L’Ospedale con piena funzionalità a Tempio non è una questione di campanile ma un sacrosanto riconoscimento di piena cittadinanza ad una comunità estesa che arriva fino a Badesi e Santa Teresa di Gallura.
Offerta sanitaria territoriale non significa spostare le eccellenze da un’altra parte ma valorizzarle dove esistono e renderle fruibili a tutti nel territorio.
La Cisl provinciale e quella regionale sosterranno con forza le ragioni dei sindaci dell’Alta Gallura con tutti i mezzi ed in tutte le occasioni possibili!

Benedetto Fois (CNA): “Totale solidarietà da parte della CNA GALLURA.”

Di diverso avviso invece Fabio Spanu della CGIL che dichiara l’Unità della Gallura (ora?), mentre qualcuno cerca di spaccarla. L’unità non si configura solo al momento della bisogna. Per quello c’è la “magnesia bisurata o il bicarbonato. Al distretto di Tempio, caro Spanu, stanno togliendo la possibilità di curare una popolazione di 40.000 abitanti, compresi quei due grossi comuni che da sempre afferiscono a Tempio e che sono stati inglobati nel distretto di Olbia (Palau e Santa Teresa). I numeri chiaramente non ci vedono avvantaggiati e certo qualche contromisura sul Dettori è accettabile. Da questo, però, mi dica Lei cosa c’è di sindacale nell’appoggiare una riforma che va contro una parte di quella Gallura che Lei ora vorrebbe vedere unita? Adesso ci sta senza parentesi, “ORA?”.

Grazie alla solidarietà a nome dei tempiesi e di tutti gli abitanti dell’alta gallura ai primi due interpreti di una rivendicazione sindacale che ha una sua corretta fisionomia perché cavalca i veri interessi di un territorio e un “NIET” clamoroso alla CGIL che è figlia, in questa lotta, del governo centrale a cui, sempre che abbia ancora vita, resta solo di augurare che perisca in fretta.

Come spesso trattato in questo blog, libero e senza censure, nelle pagine economiche, molti sanno che se va via Renzi arriva Renzi 2 o Renzi 3 o chicchessia, pagliaccetti del sistema che sono inviati speciali  per chiudere il capitolo “Distruzione dello Stato”. E ci riusciranno cari lettori! Anzi, ci sono già riusciti da tempo. Assistere inermi anche alla privazione del servizio sanitario in nome di un miglioramento…e dai!! Ma siamo scemi? Siamo cretini che ancora crediamo alle vostre barzellette?

Un popolo che demanda ad un’azione sindacale i propri interessi non può riconoscersi in un sindacato che sta dalla parte di chi quegli interessi li sta togliendo! E lo metto pure in evidenza chiudendo con un grazie di cuore a chi il sindacalista lo fa davvero.

Antonio Masoni

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