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Sardegna, Il PD spaccato sui tempi e sulla riorganizzazione ospedaliera. Domani a Tempio, alle 19.00 la manifestazione contro la riforma della rete ospedaliera

Sardegna, 17 lug. 2017-

Prendo spunto da questo articolo ANSA che riporto tal quale (link):

Pd diviso tra chi vuole approvare la riforma della sanità entro l’estate e chi vuole invece aspettare. Oggi in direzione regionale a Oristano è intervenuto, dopo diverso tempo, l’ex sottosegretario alla Sanità Paolo Fadda. Il leader (assieme ad Antonello Cabras) della corrente dei Popolari Riformisti l’ha fatto in occasione della discussione sulla rete ospedaliera ora all’esame della commissione competente in Consiglio regionale. “Credo che prima di dire sì o no alla riorganizzazione dovremmo capire quali siano le risorse in campo – ha detto Fadda – se non siamo in grado di stabilire a quanto ammonta il disavanzo della Sanità per il 2017 avremo molte difficoltà a discutere di rete ospedaliera”. E ancora: “Come ha funzionato il piano di rientro? Abbiamo raggiunto gli obiettivi?”.
La direzione è stata aperta dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, che, dopo aver illustrato il disegno di legge, ha fatto un appello al dialogo, sostenendo che “la legge si può modificare, ma tenendo conto dell’insieme”. Per l’area vicina a Renato Soru, Giuseppe Frau, responsabile nella precedente segreteria del forum Sanità, ha ricordato che “sulla sanità il centrosinistra ha perso tornate elettorali”, e che “il provvedimento sulla riorganizzazione è giusto e non va snaturato”.
Francesca Barracciu si è detta “frastornata” e che, “vista la situazione, è il caso di fermare le bocce”. Dopo l’ex sottosegretaria alla Cultura ha preso la parola il capogruppo in Consiglio regionale, Pietro Cocco: “La riorganizzazione della rete ha anche l’obiettivo di fare chiarezza sui costi, e come ha detto l’assessore non verrà cancellato nessun ospedale”, ha spiegato il consigliere soriano. Di certo, ha ammesso, “un errore è stato fatto”, e cioè, come anche sottolineato stamattina dal vice capogruppo del Pd, Roberto Deriu, “il fatto di non aver nominato il direttore generale dell’Areus”.
In ogni caso, ha aggiunto, “dobbiamo portare avanti la riforma ed evitare che in Aula ci siano voti segreti perché significherebbe snaturarla. Non possiamo fermarci perché abbiamo la strada segnata, dobbiamo essere seri fino in fondo e non solo guardare alle prossime elezioni”.

Gli interessi del partito, dovesse non passare questa sciagura di riforma, sembrerebbero prevalere sulla sostanza di una legge penosa e penalizzante per troppi territori sardi. Le pedine si stanno muovendo a tentoni, provano a non convincersi forse che il partito non sia finito, anche se drammaticamente giù nei sondaggi nazionali e in quelli delle regioni che stanno governando. Una ragione c’è, chiaramente. La gente la fai fessa finché vuoi, o almeno sino a che non ha la buona volontà di informarsi e di poter dare un’altra chiave di lettura di quanto accade. La distanza tra la gente e la politica è sempre più grande, monta sfiducia e dolore per i tempi che si stanno vivendo, al limite della sopravvivenza e in certi casi persino oltre. 

La popolazione dei territori, investiti impietosamente dalla nuova schiforma, sono in allarme. La gente non ci sta e loro, i palazzinari lo sanno bene. Approvare questa legge vuol dire che i sardi sapranno chi non votare alle prossime consultazioni. L’auspicio di tutti è che prevalgano le ragioni e gli interessi collettivi della popolazione alla quale poco importa delle ragioni delle cifre e dei numeri. La gente vuole avere la sanità pubblica accessibile e con la possibilità di non spostarsi troppo dai luoghi in cui vive.

Domani Tempio, la Gallura ma anche altri territori sardi coinvolti nella “trappola” di questa perdita del diritto alla salute, saranno in pazza, uniti e partecipi della medesima lotta per salvare il nostro e i loro ospedali. Saranno tanti i primi cittadini e tanta sarà la gente che scenderà a protestare e non a sfilare e basta. Volevano questo i palazzinari? Bene, questo avranno.

Tra le altre persone che hanno aderito a questa iniziativa di popolo, stamattina si è aggiunta una voce autorevole e qualificata, la Dott.ssa Claudia Zuncheddu, medico, di cui vi invito a leggere questo importante curriculum (link). Ho avuto il piacere e anche l’onore di parlarci quest’oggi e ho capito che si tratta di una persona più che qualificata a dire la sua su questa vergogna di riforma e sulla scellerata azione di governo che sta portandoci tutti alla fine della corsa.

La Zuncheddu è Segretario del movimento politico indipendentista Sardigna Libera e riveste anche il ruolo di Presidente dei comitati sardi a difesa della sanità pubblica. Le sue battaglie politiche partono dalla necessità di riappropriazione e difesa del territorio sardo, del suo ambiente, della sua cultura e del diritto inalienabile, come per tutti i Popoli del mondo, all’autodeterminazione e all’autogoverno. Indipendentista progressista e coerentemente internazionalista, sostiene la necessità che la Sardegna gestisca spazi di Sovranità nella Politica Internazionale, dialogando e riallacciando relazioni di solidarietà, di fratellanza, di scambio culturale, economico e politico con l’altra sponda del Mediterraneo instaurando rapporti paritari fra il popolo sardo e le altre nazioni.

Stamattina le ho inviato la locandina della manifestazione, sarà dei nostri in piazza e a manifestare. Saprà cosa dire e come spiegare i veri motivi dello sfascio del governo nazionale e sardo.

Antonio Masoni

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