(ANSA)-CAGLIARI, 29 GIU – Da notai a idraulici, a attività commerciali: scatta domani l’obbligo per imprese, lavoratori autonomi, professionisti di dotarsi di Pos e permettere così ai clienti di pagare con moneta elettronica. Purché l’importo non sia inferiore ai 30 euro, altrimenti vale ancora il cash. Per la Confesercenti è una “batosta” per le imprese da circa 5 miliardi di euro l’anno, fra costi di esercizio e commissioni e che gli italiani non vogliono: il 69%, infatti, non vuole cambiare abitudini di pagamento.
Che significa?
Avete presente le macchinette portatili per il bancomat? Bene, da domani in tutta Italia è obbligatorio che moltissime categorie lavorative ne siano dotate e quindi, superato l’importo di 30 euro, voi possiate pagare col bancomat una prestazione di lavoro. Un idraulico che venga a casa vostra ed effettui un lavoro di importo superiore a quella cifra (e questo è abbastanza probabile), deve avere con se la macchinetta per potervi permettere il pagamento elettronico. Così anche per pagare l’elettricista, il dentista, il parrucchiere, l’avvocato o il tappezziere con carta di credito o bancomat. In questo modo si vogliono rendere tracciabili i flussi di denaro contrastando l’evasione.fiscale. Ma la macchinetta elettronica di cui si dovranno dotare le partite Iva ha un costo annuo e varie commissioni. E questo ha scatenato la reazione delle associazione di categoria. Il provvedimento infatti riguarda milioni di attività commerciali.
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