Tempio Pausania, 14 giu. 2016-
Qualcuno mi dice che bisogna lasciar perdere. Lo faccio quasi sempre e, come dice qualcuno, me ne impippo quasi sempre. Ma questa non l’accetto. Riporto una parte di una notizia apparsa ieri sul giornale:
“….sull’onda di una notizia, rivelatasi peraltro non vera, che riferiva di una lotteria avente come premio un maiale per chi ne avesse indovinato il peso da vivo. La macabra informazione riferiva che l’animale sarebbe stato ucciso sulla pubblica piazza, squartato in due e consegnato al legittimo vincitore. Cosa non vera, mai pensata e vietata dalle leggi. L’epilogo, con grande gioia di tutti, è stato l’adozione di Ryan.”
Ora, le cose stanno così. Il sito Noi Veg di Tempio, ha riportato la notizia della lotteria, peraltro vera, con un maiale in palio per chi indovinasse il suo peso. La posizione del gruppo vegano è stata chiara e moderata da subito, ritenendo indegno far stare un animale in uno spazio ristretto (cosa vera) e assurdo che una città di antiche tradizioni avesse abbracciato semmai questa ritualità tribale che non collima con le usanze degli stazzi galluresi dove gli animali, prima di subire la sorte a loro spettante, erano trattati con premura e amore. A ciò è seguito un’azione di boicottaggio del medesimo gruppo, intesa semplicemente nella non partecipazione alla due giorni. Il maiale sarebbe stato equamente diviso tra il vincitore e la Caritas (testuali parole del manifesto). Nessuno, anche se qualcuno ci ha provato, ha detto che il maiale sarebbe stato ucciso in piazza. Il sottoscritto, quando questa domanda gli è stata posta, ha immediatamente detto come stavano le cose e negato una sorte macabra in pubblica piazza. La cosa, non ce lo insegna certo l’illuminato cronista, non è legale e non ce lo deve dire lui. Da scafato imbonitore, ha altresì parlato in termini “epici” di squartamento (invenzione ad uso e consumo degli ignoranti creduloni che sono sempre meno dinanzi alle sue fantasie).
Come ho scritto, che pensi a raccontare fiabe ai bambini piuttosto che sparare grosse fandonie per legittimare una presunta porzione di potere che il tempo, inclemente con tutti, gli sta togliendo.
Si faccia un esame di coscienza, sempre che ne abbia una, e smetta di mettere nelle penne altrui pensieri tendenti solo a screditare libere persone che non rispondono alle direttive di nessuno e che esercitano liceamente il diritto di opinione. Si metta il cuore in pace, si tenga la sua precaria credibilità con chi ancora gliene da una e la finisca di accusare a vanvera chi pensa solo a dare, da uomo libero, il suo modesto contributo a questa comunità, così come dovrebbe fare lui. A qualcuno piacendo…
Antonio Masoni