Tempio Pausania, « Sorveglieremo la zona, gli altri residenti che hanno animali stiano tranquilli», parla il Comandante delle Guardie Zoofile sul gatticidio di 8 giorni fa.

Tempio Pausania, 17 mar. 2017-

Il Capitano delle Guardie Zoofile, Gianni Sanna. (repertorio)

« Sorveglieremo il territorio dove è avvenuto questo increscioso episodio. I residenti stiano sereni. I loro animali, di cui giustamente si preoccupano, non corrono rischi ».

Dice così il Comandante del Corpo delle Guardie Zoofile e Ambientali di Tempio, Gianni Sanna, da noi interpellato sull’episodio di cui abbiamo dato notizia ieri 16 marzo. Come si ricorderà, una gattina di appena sette mesi, è stata colpita da dei colpi di fucile sparati da una casa vicina ed è morta in seguito alle ferite riportate alla testa e al torace.

«Se la padrona della gattina si fosse rivolta a noi, avremmo fatto noi stessi la denuncia in procura. Oggi, e anche giustamente, le pene per chi fa del male agli animali, sono pesanti. Ora il nostro compito è quello di monitorare la zona per evitare che possa succedere ancora, il resto è di competenza dell’Arma dei Carabinieri che hanno avviato le indagini».

Appena data la notizia si è innalzato sui social un giustificato allarmismo, unito allo sdegno per questa barbarie del tutto gratuita e senza senso. Il fatto, di per se gravissimo, ha suscitato anche discussioni sull’uso di alcune armi che vengono tenute in casa e tirate fuori per usi non appropriati (sempre che ve ne sia uno!!).

La proprietaria della gattina uccisa, ha sporto denuncia contro ignoti al comando dei Carabinieri di Tempio che hanno iniziato anche le indagini per risalire all’autore di questo misfatto. Non dovrebbe essere complicato trovare il colpevole visto che le armi, per legge, vanno denunciate.

L’arma usata, probabilmente una carabina ad aria compressa, ha sparato dei proiettili di piombo a forma di fungo che sono stati rinvenuti nella testa e nel torace dell’animale. Sussistono alcune ipotesi: una è quella che l’arma sia legalmente detenuta da chi ha sparato, l’altra potrebbe essere anche quella di un fucile adattato a sparare proiettili di piombo  ma nato per quelli di gomma usati in alcuni giochi come il softair, una sorta di guerra simulata per chi ama queste idiozie (questo genere di armi non vengono denunciate).

Qualsiasi che sia la verità sull’accaduto e sull’arma usata, resta lo sgomento per qualcosa che sfugge alla normale visione del rispetto verso gli animali e più in generale verso il prossimo. Anni fa, per l’esattezza sono cinque, sempre nella stessa zona, fu segnalata la presenza di un “cacciatore sui generis” che si divertiva ad colpire con un fucile corvi e cornacchie. Nonostante la segnalazione, non si rammenta che sia stato trovato e fermato.

Il problema resta, la popolazione si è rivoltata dinanzi a questa barbarie, e tutti vorremmo che fosse fatta chiarezza e soprattutto giustizia.

Le armi uccidono: oggi un animale, domani potrebbe capitare anche ad un bambino. 

Antonio Masoni

 

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