Tempio Pausania, 18 giu. 2017-
L’esposto contro i disservizi messi già in atto al Paolo Dettori, frutto di qualche anno di ricerca, di documentazioni e testimonianze scritte e firmate da diversi pazienti, sarà ufficialmente depositato domani, lunedì 19 giugno presso la Procura del Tribunale di Tempio. Il lavoro, redatto dagli avvocati Martinella Diana e Silvia Inzaina, ricordiamo a titolo completamente gratuito, sulla base di una imponente documentazione, contiene anche le firme di alcuni sindaci del territorio. Precisiamo che, anche se alcuni non lo hanno firmato, resta da parte loro uno stretto ed incessante lavoro diplomatico atto a ridiscutere con la politica regionale questa vera e propria privazione di servizi fondamentali. Precisiamo che il ritardo con cui questo esposto viene presentato, è dovuto principalmente al continuo aggiornamento su segnalazioni e, in ultimo, anche all’attesa che i sindaci decidessero se apporre o meno la loro firma.
Alla fine le firme sono state solo 4, quella dei sindaci di Tempio, Luras, Aglientu e Viddalba, ossia Biancareddu, Careddu, Tirotto e Ara.
In questi giorni, proprio mentre vi stiamo scrivendo, sono registrati ulteriori casi di disservizi che vanno dalla mancanza assoluta di presidi sanitari alla cronica, e già ampiamente documentata, carenza di personale. Nella giornata di domani, proprio la stessa della presentazione dell’esposto, vi informeremo anche di una vera e propria oscenità di recente acquisizione.
L’assemblea popolare di qualche giorno fa, ha stabilito alcuni successivi passi di protesta, che vedranno l’ennesima via politica istituzionale in un confronto sul tema della Sanità tra tutti i sindaci della Sardegna, il prossimo 23 giugno in un incontro ANCI, e il 18 luglio con l’ultima manifestazione collettiva per le vie della città. Il 6 luglio la triade sindacale CGIL, CISL e UIL ha indetto uno sciopero del comparto a Cagliari.
Sparate queste ultime cartucce, si cercherà qualcosa di clamoroso per evidenziare che continuare a lucrare pure sulla salute, supportati da questo governo regionale, che è competente in materia di sanità, accettare l’austerità su ogni cosa in ragione di poca comprensione della materia economica, a cui non si sottraggono nemmeno molti amministratori, sta solo anticipando la fine della sanità pubblica a tutto tondo. E ci fermiamo a questa, per ora. Ma il declino dello stato sociale è ancora alla fase di riscaldamento, la partita si giocherà nei prossimi anni. Forse allora, ci si renderà conto di cosa stia succedendo.
Il saper parlar bene, il saper sempre giustificare tutto, ha reso la politica attuale priva di contenuti reali, alla mercé delle elemosine di Bruxelles e senza una minima consapevolezza che, costi quel che costi, il sistema si può combattere solo dalla base. La base è un Comune, sono i sindaci, è un territorio, è un’intera isola.
Antonio Masoni