La Maddalena, 8 nov. 2016-
Azioni energiche finalmente anche sull’isola di La Maddalena dopo le immediate conseguenze della mannaia della ASL sul Paolo Merlo, il Presidio sanitario dell’isola che serve una popolazione di oltre 11.000 abitanti residenti.
Non si placa dunque l’ondata di legittimo sdegno per questi scippi che stanno privando del diritto alla salute la popolazione dell’isola gallurese, implacabile e determinata come quella del Paolo Dettori di Tempio. Tutto in favore della sanità privata del Mater Olbia che annuncia un altro ritardo della sua apertura (ora slittata a dicembre).
Sabato 12 novembre la grande mobilitazione popolare con uno sciopero al quale hanno aderito tutti, dai sindacati all’intera amministrazione, con il sindaco Luca Montella che si è dichiarato pronto ad incatenarsi al cancello dell’ospedale se non si tornerà sulle decisioni assunte. Il punto nascita appena chiuso, è stato solo l’ultima azione demolitiva dell’offerta sanitaria del Paolo Merlo dopo quelle di qualche anno fa della chirurgia e dell’ostetricia. All’orizzonte anche la perdita della camera iiperbarica che, seppure smentita come tutte le altre azioni subdole e sottotraccia, sembra inevitabile. Il servizio di pediatria e della dialisi (questo si sarebbe un crimine!!) a questo punto sono oggetto di paura della popolazione che si sta vedendo scivolare da sotto il naso quello che dev’essere un diritto e non un privilegio.
Diamo sostegno alla lotta degli amici maddalenini come loro l’hanno data a noi nelle ultime manifestazioni di protesta che ci sono state a Tempio. Solidarietà e presenza agli amici di La Maddalena!!