Sardegna, 11 apr. 2017-
Questa è una ottima notizia, riportata da Ansa Sardegna questa sera.
L’Antitrust boccia il governo dell’acqua in Sardegna. Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l’affidamento del servizio idrico ad Abbanoa Spa è caratterizzato da irregolarità. L’ultimo bollettino pubblicato parla di “criticità concorrenziali derivanti da possibili problemi di legittimità dell’affidamento in house da parte di Egas (Ente di governo dell’Ambito territoriale ottimale della Sardegna, ex Autorità d’Ambito) ad Abbanoa, nell’ambito territoriale unico comprendente l’intera Regione Sardegna”.
Dalla relazione del presidente Giovanni Pitruzzella, emerge che la prima criticità riguarda la proprietà del gestore: “La Regione Sardegna attualmente detiene il 68,11% del capitale sociale di Abbanoa, il restante 32% è detenuto dagli enti locali della Sardegna rappresentati in Egas”. Questo, secondo l’Antitrust, “determina una situazione in cui Egas, pur avendo astrattamente i poteri per effettuare un controllo pervasivo sull’attività svolta da Abbanoa, non dispone, di fatto, della possibilità di nominare persone di propria fiducia che gli garantiscano l’effettività di tale controllo”. Ecco perché, “al fine di garantire la legittimità dell’affidamento del servizio idrico”, l’Autorità chiede alla Regione di prevedere la cessione agli enti locali (i Comuni della Sardegna, rappresentati in Egas) della totalità delle quote di partecipazione, e di dotare fin da subito Egas di strumenti di controllo effettivo, tra cui la possibilità di nominare i vertici direttivi e di controllo”.
La Regione ha 45 giorni di tempo per comunicare le iniziative che vorrà intraprendere in proposito. Dopo di che scatteranno le sanzioni.
Sulla questione va all’attacco il deputato di Unidos Mauro Pili. “Ad essere bocciata non è Abbanoa, ma la maldestra gestione di una Giunta regionale che ha avuto come unico obiettivo quello di mettere le mani sul governo dell’acqua per gestire appalti, assunzioni e nomine“, denuncia l’ex governatore sardo. (ANSA).