Tempio Pausania, 3 apr. 2017-
Sarà un esposto a provare ad arginare il depauperamento del Paolo Dettori, l’ospedale della città che stende le sue ramificazioni in Alta Gallura e in Anglona. Una popolazione di oltre 50.000 abitanti che afferiscono al nosocomio tempiese e che stanno assistendo, impotenti, alla continua privazione di servizi e assistenza.
Diversi cittadini di Tempio, tra cui mi piace segnalare l’impegno profuso da alcuni, Alessandro Cordella, Mario Satta, Nick Fenu, Savino Di Muro, Caterina Mundula ed altri, compreso questo spazio web nella mia persona, hanno interessato del problema due legali, gli avvocati Martinella Diana e Silvia Inzaina, i quali hanno lavorato gratuitamente per redarre un accurato esposto che da questa settimana è nelle mani del sindaco Andrea Biancareddu.
Il successivo capitolo di questa lotta, iniziata da tre anni, quando si ebbe chiaro il sentore di quel che oggi è drammatica realtà, sarà la firma congiunta dei sindaci del territorio, speriamo tutti. Con ogni probabilità, questa settimana sarà indetta una riunione alla Unione dei Comuni per ratificare le firme sulla copia originale del documento e finalmente si potrà dire: come cittadini abbiamo fatto di tutto.
Il ringraziamento in primo luogo ai due legali, due persone splendide che hanno messo le competenze ma anche il cuore in questo lungo lavoro. Iniziato già da quasi un anno, l’esposto è stato aggiornato di continuo con le testimonianze dei cittadini che si sono trovati dentro le problematiche crescenti che ogni giorno stavano riducendo i servizi e la possibilità delle cure sanitarie del territorio. La situazione odierna è peggiorata, sempre più si avverte il timore di una continua perdita dei diritti alla salute inalienabili e sanciti in costituzione e si paventa lo spettro della fine di quel che era un fiore all’occhiello di questo territorio.
Grazie a questa giunta, al sindaco Biancareddu che ha ascoltato e si è fatto promotore di un esposto qualche tempo fa ed è pronto a farsi portavoce di questa nuova iniziativa popolare.
Grazie a tutti i cittadini, davvero tantissimi, che hanno scritto, documentato il proprio disagio, firmandolo e sottoscrivendo anche personali azioni di denuncia contro lo scivolamento verso la perdita dell’ospedale. Grazie a tutti i cittadini che hanno raccontato del funzionamento esemplare di reparti e sanitari, anche nel contesto di turni massacranti e riduzione del personale. Grazie a chi ha sostenuto la battaglia comune, senza bandiere, mettendoci dentro la rabbia di ciò che non esiste più, che ha capito a cosa conduce la mancanza dell’assistenza sanitaria. Grazie anche a chi ha sfilato, a chi ha promosso i cortei, la fiaccolata, le armi pulite e emotivamente toccanti che hanno dato speranza. Grazie a chi era pronto a fare lo sciopero della fame, ad uno ad uno ne ricordo i nomi. Al Popolo dei Lucchetti, temeraria ed iniziale organizzazione che ha promosso iniziative su questa vicenda.
Il grazie non va a chi ha remato contro, a chi è stato a guardare dalle vetrine, a chi con atteggiamenti nichilisti e denigratori ha anche riso delle manifestazioni, a chi è stato con le mani in mano a curarsi la cipolla del suo orticello personale.
Comunque vada, qualsiasi risultato si riesca ad ottenere, i cittadini promotori e tutto il popolo di questa zona della Gallura, con estrema fierezza dicono che questa non è e non sarà l’ultima battaglia. Al più la penultima.
Antonio Masoni