Tempio Pausania, Ospedale di Tempio: voci sul punto nascita e sul reparto di ginecologia. Nel frattempo, a La Maddalena scendono in piazza il prossimo 12 novembre per uno sciopero generale.

Tempio Pausania, 3 nov. 2016-

Un evidente stato di preoccupazione sta attraversando in questi ultimi giorni il cielo del Paolo Dettori. Si vocifera di tagli ulteriori e di chiusura di punto nascita e reparto di ginecologia. Non ci scandalizziamo su nulla ormai, viste come sono indirizzate e precise le manovre, anche quelle sottotraccia, così come le intenzioni di smantellare pezzo per pezzo ciò che resta della sanità pubblica. Lo stato di allarme si allarga anche a La Maddalena dove la sorte del Paolo Merlo sembra da tempo segnata, alla pari del nostro ospedale. L’amico Antonello Sagheddu, che gestisce il blog www.liberissimo.net col quale galluranews si pregia di essere gemellata, scrive sul suo giornale on line e sui social questo grido di allarme:

Chi è vicino al sole si riscalda.

Disparità di trattamento. Cittadini di serie A e cittadini di serie B. Almeno dal punto di vista sanitario. Il prospetto qui sotto (Delibera della Giunta Regionale n. 60/2 del 2 dicembre 2015) rappresenta in modo chiaro come i servizi sanitari siano erogati in modo squilibrato: il Comune di Ales con 1471 anime (con tutto il rispetto) può contare su 24 medici specialisti mentre La Maddalena, isola nell’isola, con 11407 anime può contare su 6 medici specialisti (non sempre). Eppure il diritto alla salute dovrebbe essere garantito in egual misura verso tutti i contribuenti senza alcuna discriminazione.

L’amministrazione comunale ( Maggioranza e Opposizione) devono scrivere a Pigliaru (confermo Pigliaru), Matteo Renzi e Comunità Europea: subito.
Pigliaru sarebbe quello che durante la sua campagna regionale dichiarò avremo un occhio di riguardo per La Maddalena. Diciamo basta a queste vergogne.

OspedalePaolo Merlo - La Maddalena

E ancora, sempre sul Liberissimo.net di Antonello, leggiamo questa lettera inviatagli:

Dove stanno i figli legittimi e dove i figliastri, cara Regione?

Di Salvatore Abate

Caro Antonello,
quando ho appreso la notizia del probabile, anzi ormai quasi certo, trasferimento della camera iperbarica del Paolo Merlo “presso il PO di Olbia” ho pensato: “O Sagheddu possiede doti divinatorie e nella scrivania dove raccoglie i pezzi per confezionare Liberissimo ha sistemato una sfera di cristallo. Oppure la situazione era talmente evidente che qualsiasi persona di buon si sarebbe trovata costretta a giungere alle conclusioni a cui è giunto lui”.
Stanno smembrando il nostro ospedale. Pezzo dopo pezzo. Reparto dopo reparto. Ma qualcuno ci aveva creduto quando ci rassicuravano sul fatto che, essendo La Maddalena una “piccola isola”, le sue strutture sanitarie non sarebbero state toccate?
Adesso dichiariamo guerra, ci prepariamo alla mobilitazione generale. Abbiamo ritrovato l’unità, il comune sentire di isolani. Il 12 novembre scenderemo in piazza per opporci a questo accanimento. Servirà se saremo tanti come non mai.
Noi protestiamo, gridiamo. Arriva l’assessore regionale di turno dall’eloquio persuasivo, che ci fa stare buoni, contandoci, con le belle parole, le panzane più grossolane. Questa volta non sarà così. Vedremo chi avrà coraggio di chiederci il voto alle prossime elezioni.
La delibera 1064 della Giunta Regionale del 28 ottobre scorso parla chiaro: la camera iperbarica “attualmente installata presso La Maddaelena presso PO Paolo Merlo” partirà per Olbia, con una dote a favore dei cugini terranovesi di 250.000 euro. Lo dobbiamo impedire.
P.S. Ad Ales, in provincia di Oristano, vi è presidio ospedaliero che non sarà depotenziato.
In quel comune abitano meno di duemila persone, e non si trova in un’isola.
A La Maddalena, che, invece, un’isola lo è, ci vivono dodicimila persone (oltre 30.000 in estate).
Dove stanno i figli legittimi e dove i figliastri, cara Regione?
Noi, intanto, protestiamo…

Ancora nei giorni scorsi Sagheddu lòanciava questo ennesimo allarme:

Spogliano La Maddalena e Tempio per ‘vestire’ Olbia. Ora mettono in campo la strategia del Bavaglio?
Ultim’ora: sembrerebbe anche che sarebbero arrivati degli ‘inviti’ a non parlare con nessuno del Paolo Merlo.
Non è una novità, ci lavoravano da mesi nonostante dalla Regione (nessuno escluso) arrivassero rassicurazioni che non si sarebbero mai materializzate, a La Maddalena continuano a toglierci il terreno da sotto i piedi. L’ultima ‘novità, se così possiamo definirla, riguarda la Camera Iperbarica.
Con la delibera n.1064 pubblicata il 28/10/2016 a pag 16 dello schema potete notare una voce che dice “trasferimento presso il PO Olbia camera iperbarica attualmente installata presso La Maddalena PO Paolo Merlo” importo € 250.000,00.
Si parla di tagli per risparmiare sulle spese e tolgono solo a La Maddalena e Tempio, lasciandoci in ‘mano alla fortuna’. La rabbia è tanta, il nostro impegno e le varie denunce procedono da moltissimi anni ma la situazione peggiora di giorno in giorno sotto gli occhi dei politici di turno che pensano solo al loro alto stipendio. La gente non me ne voglia ma la mia famiglia ha ricevuto tanto dalla struttura del Paolo Merlo. Nel 1981 è stato salvato mio figlio, nel 2007 e 2014 il sottoscritto. Pertanto, se qualche volta sono un fiume in piena e di tutta l’erba faccio un fascio sarò scusato. Con questo non voglio dire che non ci siano delle responsabilità se dal 2005 a oggi siamo in caduta libera. Responsabilità tra politici e ‘gente’ che aveva il compito di non vedere, sentire e parlare.

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Questa è la situazione attuale a Tempio e a La Maddalena, una lenta ed inesorabile fine annunciata senza che nessuno in Regione, nemmeno quei quaquaraquà venuti a Tempio per affermare il loro impegno e il loro bla bla bla, abbiano mosso un dito. L’Europa, anzi l’UE comanda e noi, Pigliaru su tutti, ligi alla loro appartenenza al partito della Distruzione (PD, quello vuol dire), obbediscono senza fiatare. Dai su, Regione Sarda, che stai scavando la fossa allo stato sociale, a tutti quei diritti conquistati in decenni di lotte, che stai impoverendo i già poveri e stai umiliando i nostri giovani e il loro futuro. Ubbidite al sovrano Europa, anzi date pure il vostro sciagurato SI al referendum, così sarete certi di aver capito tutto e che state contribuendo a svendere quella piccola fetta di cielo che era la nostra Italia e questa isola. Siete e resterete traditori cari politici regionali, avete tradito i vostri elettori e le loro aspettative, avete ingannato e vi stanno permettendo di farlo ancora. Un tradimento in più o uno in meno a questo punto che cambia nella vostra carriera?

Antonio Masoni

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