Tempio Pausania, 20 mar. 2017-
Notizia di oggi, riportata da ANSA Sardegna:
La sanità nuorese è al collasso e i sindacati territoriali Cgil, Cisl e Uil annunciano uno sciopero generale nella prima decade di aprile.
In un incontro pubblico questa mattina nei locali della Provincia, i sindacati hanno chiamato a raccolta i sindaci, i consiglieri regionali e parlamentari del territorio, a cui hanno chiesto piena adesione allo sciopero. “I nostri reparti funzionano mediamente con il 40% dell’organico in meno, le liste d’attesa sono lunghissime e i servizi non adeguati – ha detto la coordinatrice delle Rsu dell’ospedale San Francesco, Annarita Ginesu – Da mesi chiediamo all’assessore alla Sanità Luigi Arru che venga sbloccato il turnover, i concorsi per infermieri e assistenti socio sanitari sono già stati espletati, ma non ci ha ascoltato. Inoltre non abbiamo avuto risposte sulla Reus, il reparto per la gestione dell’emergenza urgenza, con il servizio dell’elisoccorso che da questa zona è stato cancellato”.
“Questo comporta – ha aggiunto la sindacalista – un rischio altissimo per il trasferimento dei pazienti ‘tempo dipendenti’ e comporta anche lo smantellamento di alcuni reparti come neurochirurgia e emodinamica. Un’altra criticità è l’assistenza domiciliare integrata (Adi): ricordo che ci sono 10 infermieri che assistono 800 pazienti in tutti i paesi della provincia”.
“Non è tollerabile che una mammografia venga prenotata al San Francesco per luglio del 2018 – ha sottolineato la sindaca di Fonni Daniela Falconi – ed è per questo che siamo qui oggi, perché il nostro diritto alla salute deve essere lo stesso rispetto ai cittadini dei poli sanitari più forti. Gli anziani del mio paese si lamentano delle condizioni del pronto soccorso di Nuoro a cui giocoforza si rivolgono perché nel territorio non sono rimasti più servizi per loro. E’ ora di dire basta”.
“Al silenzio della Regione si risponde con lo sciopero generale – ha rincarato Sandro Fronteddu segretario della Funzione pubblica Cgil – è evidente che la provincia di Nuoro non ha risposte sanitarie e i lavoratori stanno lavorando in condizioni critiche con turni di lavoro massacranti”.
Sino a qui la notizia diramata dall’ANSA. Allora capirete meglio il disegno che ci sta a monte di questo sfascio o ancora avete bisogno di tempo per comprendere? A Nuoro si lamenta un depotenziamento, mancanza di personale, assenza di concorsi, altrove (Tempio e La Maddalena) si chiudono reparti o si riducono alcuni servizi.
La Sanità pubblica dev’essere smantellata, lo capite o no che è a sola scelta che la politica attuale può mettere in campo nella cosiddetta “lotta agli sprechi”, lo specchietto per le stupide allodole che pensano che sia la sola strada?
Scordiamoci la sanità com’era, quel modello sancito dal diritto alla salute previsto nella costituzione italiana e che il mondo ci invidiava. “Noi – come sbandiera una classe politica inutile e asservita – dobbiamo obbedire agli ordini per risolvere il debito pubblico. Però, voi, stupide allodole dovere pensare che lo facciamo perché vi occorre una migliore fruizione dei servizi sanitari, stile americano (ma dove!!), più moderna, più consona allo sviluppo sociale che era un vecchio modello da cambiare con un nuovo concetto. Alla fine dei conti, voi pagherete tutto e anche salato, noi salveremo le nostre poltroncine, di seta vestite, e avremmo fatto il nostro dovere, portare questo paese alla povertà assoluta. Ce lo disse Monti, ce lo dissero Prodi e Co. i vati dell’europeismo o meglio del neo liberismo. Quindi, cari sardi, tempiesi, maddalenini, ora anche nuoresi, fateci fare il nostro lavoro e state zitti. Ma si, uno scioperello ci sta, una fiaccolata anche, un’agitazione collettiva di allodole, che volete che sia! Un’allodola, e per giunta stupida, può solo cantare”.
Nemmeno adesso vi siete convinti, vero? Tanto quello scrive cazzate da anni, chi scrive assieme a lui è un complottista, un antieuropeo fascista. Ancora con queste frasi ad effetto delle becere ideologie, anche se vi stanno togliendo il pane da sotto i denti? Pensate che quel ragazzo che si è visto una nota di 193 euro da pagare per un intervento al P.S. di Tempio dove gli hanno fatto una serie di esami clinici, era colpa sua se si è sentito male? A voi non toccherà mai? Ah! “Che mi frega a me” se chi ha bisogno di una prestazione sanitaria dovrà andare a Olbia o da altra parte, a me non tocca di sicuro?
Bene, se le cose stanno così, vi auguro che abbiate sempre ragione e che la salute vi assista per il resto della vostra vita, a voi e alle vostre famiglie. Se le cose non andassero così, però, e vi imbatterete nelle spire perverse di questo sistema privativo, che sia di Sanità o di altro che parliamo, con cordialità, con educazione, vi dico solo ARRANGIATEVI. Provate a passare dal vostro partito di riferimento che vi darà senz’altro una grossa mano per non affondare del tutto o per confondervi con le prossime elezioni. “Dacci una mano – vi diranno – e le cose cambieranno. E voi care allodole, credeteci.
Antonio Masoni