Tempio Pausania, La città di paesi, ieri la firma con l’assessore alla Programmazione.

Tempio Pausania, 10 gen. 2017-

Ratificato, con la firma dell’assessore alla Programmazione Raffale Paci e i sindaci del territorio, oltre ad altri partners, il progetto definitivo costruito in questi anni dall’Unione dei Comuni Alta Gallura: La Città di Paesi.

Il progetto, il cui nome appartiene ad un architetto tempiese molto noto Vanni Maciocco, è stato un duro lavoro collettivo con diversi sindaci impegnati, su tutti Emiliano Deiana e Tony Stangoni ma niente si sarebbe fatto senza il concorso indispensabile degli altri primi cittadini dell’alta Gallura. I paesi, come centri catalizzatori che portano in dote la socialità e la vita comunitaria meglio delle cosiddette città. I paesi, barriere all’abbandono e allo spopolamento che si uniscono in una rete sinergica e finalmente comune, i soli capaci di porre attenzione ai “luoghi”, centri di arricchimento anche culturale, propulsori di sviluppi cercati e non sognati, occasione di creare lavoro e basarlo sulle caratteristiche che a quei paesi appartengono, di diritto e per vocazione, come l’allevamento e l’agricoltura, volani di un nuovo turismo dove al centro ci sta l’uomo e l’umanità e non una sterile ed inutile industrializzazione. Paesi, collegati da strade, corsi fluviali, cammini che colleghino l’interno alle coste, vie ferrate che fungano da trasporto tra entroterra e zone marine, sino a sfociare in Anglona da questa nostra terra, la Gallura, attraverso direttrici che contengano tutte le migliori specialità dell’intero territorio, col Limbara che domina e che attende anch’esso di essere valorizzato per quanto merita.

La firma

La strategia del progetto ha mirato all’attrattività e alla competività del nostro territorio, unico per ambiente, risorse e intelligenze capaci di scardinare anche la più drammatica delle crisi, quale è quella che stiamo vivendo.

Un progetto che si dirama su sette tematiche principali:

  1. Dal Limbara al mare, percorsi naturalistici e culturali, che punta alla ricchezza dei luoghi da un punto di vista ambientale seguendo le strade ferrate del Trenino Verde così come anche l’immenso patrimonio architettonico delle chiese, con operazioni di restauro e di recupero degli edifici di culto il cui valore storico  culturale diventa occasione di rilancio turistico.
  2. La Città dell’Acqua, la valorizzazione delle vie dell’acqua, interne e costiere che attraversano il territorio. Il Liscia e il Coghinas che hanno insite potenzialità di sviluppo e di rilancio anche di sconosciute, finora, possibilità di crescita. Una via che colleghi interno con le coste attraverso una mobilità sostenibile e con percorsi ambientalistici che mirino sempre alla valorizzazione dell’intero territorio attraversato.
  3. Il sistema agro alimentare, la scelta è quasi dovuta, tale è la vastità dell’offerta, che si parli di settore bovino  vitivinicolo, con la già consolidata affermazione dei prodotti che oggi hanno riconoscenza internazionale.
  4. Il sistema produttivo, necessario per dare sostanza alla progettazione, prevede incentivi alle aziende turistiche, a quelle che si occupano di servizi alla persona, al miglioramento della vita. Prevede bandi territoriali con sovvenzioni, riduzione dei tassi di interesse e premi in garanzia con l’intervento del fondo (75% a prestito).
  5. Miglioramento dei servizi alla popolazione, finalizzato al benessere sociale e psicofisico delle persone residenti nel territorio. Inclusione, sostegno alle famiglie che che soffrono per la riduzione dei servizi a causa dello spopolamento. Una struttura sovra comunale che orienti gli aiuti alla prima infanzia, agli anziani, ai disabili, allo sport e all’attività ricreativa in generale.
  6. Miglioramento dell’accessibilità dei servizi essenziali e integrazione con l’area di crisi di La Maddalena, mira a migliorare il benessere sociale ed economico del territorio. Un’azione che volge lo sguardo ai servizi primari di accessibilità, istruzione, e il supporto alle attività produttive. L’area di La Maddalena è coinvolta in quanto già destinataria di un precedente Piano Strategico che però ha riguardato solo le imprese.
  7. La Governance Territoriale, prevede un Soggetto Attuatore Unico che dia una corretta attuazione alla strategia del progetto seguendo il suo corso a livello organizzativo e amministrativo dei vari comuni coinvolti che oggi sono chiamati a crearsi lo sviluppo da soli. Il marketing territoriale e la regia dell’intero progetto che punti al tassello finale dell’intero piano, ossia il turismo.
Il folto pubblico presente

Il plauso per chi ha speso il proprio tempo per la stesura di un progetto valido, i sindaci in particolare, e per chi lo ha opportunamente scritto Francine Murgia dell’Unione dei Comuni Alta Gallura.

L’augurio  che il territorio in tutte le sue espressioni produttive, sociali, economiche, possa davvero ritrovare compattezza, unità e voglia di fare le cose da sola, ne è capace, ne ha le possibilità.

Antonio Masoni  

Cosa sono i fondi Europei, di Antonello Loriga

Non bisogna mai dimenticare che i fondi europei sono la più grossa barzelletta, che pone in gara i comuni, per avere indietro una misera parte delle tasse che l’Italia ha già pagato all’Unione Europea. Dunque non si pensi ai fondi europei come una regalia fatta dalla UE, ma ad una mera elemosina che fa tornare indietro le tasse che il nostro paese le ha già pagato.

L’Italia ha versato dal 2002 all’UE una cifra pari a 273 miliardi di euro, ne sono tornati indietro 151 sotto forma di finanziamenti comunitari, ne ha trattenuto 122. Bene Con quei 122 miliardi si stanno costruendo opere e finanziamenti in altri paesi, le tasse dell’Italia per esempio finanziano opere in Romania. Se avessimo avuto la nostra sovranità monetaria, fuori dagli stringenti vincoli di Bruxelles e aluti dai trattati europei, quei soldi, non solo non lo stato non li avrebbe sottratti ai cittadini, ma li avrebbe creati dal nulla per finanziare i nostri progetti. I finanziamenti europei sono una miserabile truffa.

 

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