Tempio Pausania, “Inutile allarmismo”, Biancareddu spiega che non c’era nessuna intenzione di chiudere la scuola di San Giuseppe.

Tempio Pausania, 16 feb. 2017-

Dal sito del comune di Tempio

La Scuola di San Giuseppe non chiuderà. Almeno fino a quando il Sindaco Andrea Biancareddu resterà alla guida della città. E’ questa la frase con cui il primo cittadino ha dissipato il timore della numerosa platea composta da genitori, insegnanti e personale della scuola, durante la riunione che si è tenuta nel Salone di Rappresentanza, in presenza anche del Dirigente scolastico Maria Chiara Demuro e dei componenti della giunta.

Dopo la grande apprensione degli scorsi giorni, quando una ridda di voci in città aveva portato diversi cittadini ad avviare persino una petizione. Precipitosa, anche perchè l’amministrazione non ha mai espresso la volontà di prendere una simile decisione e nessun atto ufficiale o coinvolgimento degli uffici in tal senso è stato mai attivato. A onor del vero, dopo aver fugato ogni dubbio in maniera molto chiara, il Sindaco ha anche spiegato le ragioni dell’equivoco. Molto attento al risparmio, ha confessato di averci in minima parte messo lo “zampino”, per usare le sue parole, nella nascita di questo malinteso.

“Probabilmente ho fatto con qualche genitore dei ragionamenti a voce alta che riguardavano semplici possibilità e opzioni” ha affermato “ Spero che non vogliate togliermi anche la possibilità di pensare e studiare le varie ipotesi di soluzione dei problemi”.

Con simpatia, ha anche confessato di esserci rimasto male nel vedere che i suoi concittadini hanno creduto al fatto che il Sindaco potesse prendere una simile decisione senza averli mai coinvolti e senza mai aver coinvolto la scuola e la Dirigente. E soprattutto che siano partiti in quarta senza prima parlare direttamente con lui e chiedergli spiegazioni

“Rimane in me la convinzione che prima di creare inutili preoccupazioni nella popolazione, sarebbe necessario ed opportuno avere informazioni veritiere e depurarle da ogni personale fantasia, andando direttamente alla fonte (il sottoscritto), che non ha mai rifiutato incontri a chiunque li chiedesse”.

Comunque poco male. Vista la numerosa presenza di cittadini, il Sindaco ne ha approffitato per parlare insieme dei problemi della scuola e rispondere a tutta una serie di domande della platea raccogliendo, insieme all’Assessore di riferimento e al Dirigente dell’Ufficio Tecnico, diverse segnalazioni e condividendo anche idee. Dalla riunione è stata infatti anche lanciata la proposta, positivamente accolta, di formare un gruppo di lavoro con genitori, insegnanti, amministratori, dirigente e personale per discutere insieme i temi della scuola e migliorare ed ottimizzare le risorsea disposizione.

E’ intervenuta anche la Dirigente che ha confermato che nessuna comunicazione ufficiale era intercorsa tra i due sul tema. Anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione, ha espresso che nessuna volontà in tal senso era stata mai espressa.

Questa la nota del Sindaco Biancareddu.

Egregio Sindaco, esprimere pensieri a voce alta è lecito e nessuno può o deve impedire a chicchessia di fare altrettanto. Gli allarmismi, mi permetta, non sono sempre tali in quanto qualcuno si diverte a mettere in giro voci strampalate. Che ci fosse l’idea di destinare quella struttura ad altro non è cosa nota ma, come si dice in città, a pensar male talvolta ci si azzecca. La sua amministrazione certo non basa la sua attività sulle voci di corridoio ma se Lei ha ritenuto di indire una riunione con genitori ed insegnanti della scuola di San Giuseppe, un motivo ci sarà stato senz’altro e non è plausibile pensare diversamente da quel che si è pensato o che molti genitori, con cui ho parlato, hanno a loro volta pensato. Trattasi di una scuola importante e periferica che sappiamo avere dei costi di gestione alti, come qualsiasi struttura pubblica che si rispetti. Veda, caro Andrea, a me piace essere chiaro e diretto e questa sua riflessione a voce alta, che ha voluto condividere con genitori e insegnanti, penso fosse una specie di test per saggiare gli umori perché forse quella intenzione di “risolvere il problema” era tra le sue priorità e non era soltanto un’idea a voce alta.

Prendiamo atto, come Lei afferma, che mai nella sua gestione quella scuola chiuderà i battenti e formuliamo, come cittadini, i nostri apprezzamenti per questa decisione.

 

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