Tempio Pausania, Jazz Duo “Standard & Original” allo Spazio Faber, con Daniele Ricciu e Simone Sassu, giovedì 28 dicembre, ore 19.00.

Tempio Pausania, 28 dic. 2017-

Un progetto tutto nuovo e di recentissima costituzione per due musicisti isolani che si sono ascoltati, apprezzati e inseguiti per anni, Simone Sassu e Daniele Ricciu danno vita ad un duo piano/sax che s’impone per la particolarità del repertorio fatto di alcuni brani della tradizione jazzistica e di diversi brani originali, composti autonomamente, dai singoli musicisti, in altri contesti e poi riadattati alla formazione ristretta del duo.
Musica di forte sensibilità e profondità che alterna eleganza e quiete a momenti di euforia e delirio

Simone Sassu (1970)
Pianista di notevole esperienza in vari contesti musicali, è diplomato in Pianoforte e in Musica Jazz al Conservatorio di Musica di Sassari. E’ pianista, tastierista compositore e arrangiatore dal 1983 in numerosissime formazioni rock, pop e jazz, nonché in diversi ensemble sperimentali. Dal 2002 fa parte del noto gruppo isolano Nasodoble, con cui ha pubblicato numerose produzioni discografiche e partecipato ad importanti festival nazionali di musica d’autore. Ha suonato e/o collaborato, fra gli altri, con Beppe Dettori, Rossella Faa, Claudia Crabuzza, Francesco Cusa, Paolo Ciarchi, Roberto Dani, Bob Destiny, Patrizio Fariselli, Elio Martusciello, Cheryl Porter, Andrea Tofanelli, Vincenzo Vasi e, nel teatro, con Mario Faticoni, Tino Petilli, Elena Pau, Marco Parodi, Beppe Costa, Silvano Agosti. Ha composto musiche per cinema e teatro. Ha realizzato, come autore, esecutore e regista, il progetto John Cage Musicircus, multi-performance dedicata a John Cage, che prevede la presenza attiva di decine di musicisti, performers e artisti visivi, andata in scena nel 2009 a Montevecchio (Festival Cantieri Teatrali) e nel 2011 a Sassari (Ex-Q). Nel 2013 è uscito per l’etichetta Improvvisatore Involontario il suo primo lavoro da solista, “Emoticons”. Nel 2015 ha pubblicato per l’etichetta A Simple Lunch “Lost Songs”, in duo con la cantante Marta Raviglia. Il suo inconfondibile stile poliedrico, elegante e schietto lo rende particolarmente ricercato in tantissimi contesti musicali, dal piano solo, al duo con solisti o cantanti, ai gruppi di varie dimensioni.

Daniele “Danyart” Ricciu (1979)
Tenorsaxofonista e insegnante per professione e ritrattista per diletto, principalmente autodidatta in entrambe
le discipline, ha mosso i primi passi nel mondo della musica a partire dal 1987 con il clarinetto presso la Banda Musicale di Tempio, con la quale ha poi suonato per circa 28 anni, oltre anche dirigerla tra il 2013 e il 2015.
Ha intrapreso lo studio del Sax tenore autonomamente sul finire del ‘97, anche grazie all’ascolto dei grandi idoli dei generi di matrice afroamericana, come Coleman Hawkins, Stan Getz, Sonny Rollins, Ben Webster, Clarence Clemmons, Michael Brecker . Successivamente ha scoperto il suo artista di maggior riferimento, il saxofonista afro-americano John Coltrane e i grandi rappresentanti del Jazz d’avanguardia, come Albert Ayler, Gato Barbieri, John Zorn, Pharoah Sanders, Jan Garbarek. Ha così trovato, in un mix d’influenze e originalità personale, il caratteristico sound lirico/aggressivo che lo caratterizza. Tra le collaborazioni più importanti, quella di lungo corso con il poliedrico artista e performer Mario Pischedda, con il cantante Vincenzo Murino, il quartetto Jazz Market, il quartetto Ghjnìa, le varie formazioni con il cantautore Roberto Acciaro e quelle con la cantante Elena Delussu, la militanza nella SwingTimeOrchestra, la direzione della Tinto Brass Marching Band, il quartetto EasyJazzBand con il quale ha inciso il disco Easy Jazz? nel 2017. Degne di citazione le partecipazioni ai concorsi nazionali per solisti Jazz Chicco Bettinardi, Piacenza 2006, Massimo Urbani, Camerino 2007, Enzo Randisi, Palermo 2011, nei quali ha avuto l’opportunità di suonare con i grandi musicisti Massimo Manzi, Massimo Moriconi, Renato Sellani, Aldo Vigorito, Stefano Bagnoli e Giovanni Mazzarino. E’ in corso d’opera la registrazione del primo disco a suo nome, con la collaborazione dei musicisti Simone Sassu e Matteo Cara (piano), Fabrizio Fogagnolo (contrabbasso), Antonio Argiolas e Paoletto Sechi (batteria).

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