Tempio Pausania, il settore sugheriero (1^). Intervista a Mario Satta. «La cooperazione, la sinergia tra i diversi attori è l’unica via d’uscita da questa crisi »

Tempio Pausania, 26 feb. 2015-

Con l’intervista a Mario Satta inizia il nostro lavoro per cercare di capire le ragioni di una crisi profonda del settore sugheriero.  Mario Satta, attivista politico attento a quel che succede nel territorio, sempre motivato da principi di giustizia ed equità sociale, fiero battagliero sostenitore di posizioni politiche di sinistra. ha la sua storia umana nel sughero. Suo padre aveva una piccola fabbrica artigianale e lui conosce la materia come pochi. Abile nei suoi lavori che in questo periodo scarseggiano, costretto anch’egli da una disastrosa e lacerante crisi, Mario analizza con lucidità e sapienza la crisi del settore sugheriero individuando, con oculatezza e competenza, alcune strade da percorrere per trovare un’uscita.

mario satta
Mario Satta

La cooperazione e la collaborazione stretta dei vari attori del comparto, sono gli elementi primari. Occorre sedersi ad un grande tavolo, con la Regione, con l’ex Stazione Sperimentale del Sughero, gli operatori e trovare una soluzione comune che dia l’impronta di una collegialità che mai c’è stata. La logica consunta, e poco redditizia, dell’orticello mal si concilia con questo particolare momento d’emergenza. L’emergenza si affronta con l’emergenza e i tempi srtringono. Le fabbriche muoiono ogni giorno senza rimedi, mancano i finanziamenti, le banche hanno chiuso tutti i rubinetti e le forze si sono ridotte al poco se non al nulla. Eppure il settore non soffre di mancanza di domanda, il tappo si vende sempre. Ma come si può commercializzare un prodotto se alle aziende mancano le risorse per impegnare i propri capitali nel marketing e se ciascuno pensa a tirare la carretta sin che ce n’è?

Un’analisi attenta e per certi versi spietata di ciò che sta succedendo. Seguite l’intervista perché merita attenzione. A questo punto nessuno si deve tirare indietro. Tutti devono svolgere il proprio lavoro e battersi per raggiungere il medesimo obiettivo. In gioco c’è il futuro di decine di aziende, delle poche che ancora restano in piedi, di un terziario che impegna migliaia di persone, di un futuro storico di questo territorio che è sempre stato al sughero come la farina al pane.

Antonio Masoni

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