Olbia, 12 nov. 2015-
La Asl di Olbia spiega il suo ruolo nel controllo delle acque destinate al consumo umano, e precisa: “La non conformità dei parametri comporta, caso per caso, la valutazione del rischio sanitario; l’Azienda sanitaria, sulla base di dati scientifici, esprime sugli esami di laboratorio un giudizio di idoneità d’uso dell’acqua”.
L’attività di vigilanza sulla qualità delle acque destinata al consumo umano (regolamentata dal D.Lgs n. 31/2001) attribuisce:
– Al Gestore del servizio idrico (in questo caso, Abbanoa) gli obblighi relativi ai controlli interni, al fine di assicurare che l’acqua messa a disposizione del consumatore rispetti, nei punti di consegna (cioè il contatore dell’utente) le caratteristiche di idoneità previste dalla normativa;
– Alla Asl, in questo caso di Olbia, i controlli esterni, per verificare che il Gestore garantisca l’idoneità delle acque. Tali controlli possono essere di tipo ispettivo o di tipo analitico.
La Asl di Olbia, attraverso il Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian), definisce nel territorio gallurese delle aree omogenee, cioè gli ambiti territoriali nei quali “vige la stessa tipologia di approvvigionamento idrico”. In queste aree vengono programmate attività di prelievo di campioni per il controllo analitico, la cui frequenza dei prelievi è determinata anche dalla densità della popolazione che afferisce a quell’area omogenea.
I campioni delle acque vengono in seguito spediti all’Arpas, che effettua le analisi e rilascia i certificati: in caso di “fuori norma” l’Arpas allerta immediatamente la Asl di Olbia che avvisa direttamente Abbanoa per l’immediato ripristino dei parametri e, qualora vi fossero esigenze legate alla tutela della salute pubblica, invia una comunicazione all’amministrazione comunale cui compete l’emanazione dell’eventuale ordinanza.
“La non conformità comporta, da parte del Sian, la valutazione del rischio sanitario, che viene assunta sulla base di dati scientifici che consentono di esprime un giudizio di idoneità d’uso dell’acqua, cui segue l’eventuale proposta all’Autorità Sanitaria Locale (il Sindaco) di adozione di provvedimenti contingibili e urgenti (interdizione totale all’utilizzo o limitazione d’uso)”, spiega Maria Rita Ara, responsabile del Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian) della Asl di Olbia, Servizio deputato al periodico campionamento delle acque del territorio, attraverso i “punti prelievo” disseminati nei 26 comuni che ricadono nel territorio della Asl gallurese.
“Al gestore (Abbanoa), in tutti i casi, viene chiesto di comunicare tempestivamente le cause che hanno determinato il superamento di parametro e i tempi previsti per il ripristino delle condizioni di idoneità delle acque distribuite. A seguito della comunicazione da parte del Gestore della rimozione delle cause del superamento dei valori e del ripristino delle condizioni di idoneità (attraverso i controlli interni, effettuati quindi da Abbanoa), la Asl di Olbia programma un controllo analitico straordinario per verificare l’efficacia dell’intervento e, in caso di riscontro favorevole, comunica all’Autorità Sanitaria Locale (il Sindaco) l’opportunità della revoca del provvedimento cautelativo (ove adottato)”, aggiunge la Ara.
Nel caso specifico dei prelievi effettuati nella città di Olbia, il Sian precisa quanto segue:
“Dai campionamenti effettuati a metà ottobre dai sei punti prelievo della città di Olbia, risultava un superamento del valore del parametro del Manganese, tale da non rendere necessaria alcuna limitazione all’utilizzo dell’acqua in quanto si trattava di un valore che non comportava comunque alcun rischio sanitario per la popolazione. A quel superamento del parametro, però, è seguita una richiesta di chiarimenti ad Abbanoa a cui si chiedeva l’immediato rientro all’interno dei livelli previsti dalla normativa in materia di qualità delle acque destinate al consumo umano. Presenza di Manganese confermata dai prelievi effettuati il 27 ottobre”.
Ulteriori campionamenti delle acque dei comuni di Olbia e Golfo Aranci sono stati effettuati il 9 e 10 novembre 2015: l’esito è atteso nei prossimi giorni.
A tutt’oggi Abbanoa non ha comunicato il rientro nella norma dei parametri.