Tempio Pausania, 19 mag. 2015-
Caterina Mundula è suo malgrado personaggio. Vuoi per la sua istintiva e spesso incontrollata veemenza, vuoi per la sua dedizione ad una causa che sente nella pelle come una battaglia da non perdere, se non da vincere.
Il Popolo dei Lucchetti, l’associazione spontanea e libera che nasce all’indomani del piano di riordino sanitario della regione Sardegna, ha avuto un’importanza notevole. Ha svegliato le coscienze dei tempiesi e quella dei paesi viciniori, perplessi, impauriti da ciò che poteva accadere all’ospedale Paolo Dettori, ha fatto raggiungere la considerevole cifra di ben 8.000 firme che hanno voluto dire “Non si Passa!”, l’ospedale non si tocca. Purtroppo tutto sembra già scritto e determinato. Il Paolo Dettori è ormai declassato ad Ospedale di Base e di Comunità dagli sviluppi di un progetto apparso da subito penalizzante, addirittura scellerato che potrebbe catapultare la sanità in alta Gallura al medioevo, con troppe incertezze, troppi dubbi e pochissima fiducia nell’attuale politica. La stessa sta pensando, a suo dire, a migliorare l’efficienza della proposta sanitaria nel territorio ma, vista nel suo insieme, è chiaro che non può essere passata come un miglioramento semmai come una penalizzazione che investe la città e tutti i comuni che al suo ospedale afferiscono.
L’alta Gallura vive situazioni di degrado nella viabilità, nella comunicazione tra centri pilota (Tempio e Olbia) della ex provincia Gallura e non può accettare un piano sanitario di siffatta specie che non tiene conto delle tante specificità geografiche, a suo discapito ed a vantaggio di Olbia e del suo hinterland che certamente potranno godere di servizi maggiori e potenziati. I problemi saranno tangibili anche nei piccoli comuni che di colpo vedranno sparire la figura storica del medico di base con le difficoltà implicite che ne deriveranno.
L’incontro di ieri 18 maggio è stato voluto ed organizzato dalla lista Tempio Libera e Democratica e dal suo candidato sindaco, Antonio Balata.
All’inizio del dibattito, la premessa dell’assessore Arru ha suscitato la rabbia di alcuni e soprattutto quella di Caterina che è esplosa in un intervento teso a rivendicare la sua appartenenza al Popolo dei Lucchetti che l’assessore ha ritenuto, così almeno è parso, un momento sbagliato che certamente gli ha provocato fastidio durante la sua venuta al Paolo Dettori dello scorso anno.
L’ho voluta intervistare per sentire le sue reazioni a freddo, dopo la sua sfuriata del giorno prima. Ecco la breve intervista a Caterina Mundula: