Tempio Pausania, il Confronto tra i quattro sindaci. Un bel momento di democrazia grazie al Comitato Civico Essere Cittadini.

Tempio Pausania, 21 mag. 2015-

Tantissime persone, stipate su ogni posto del Cinema Giordo e qualcuno anche in piedi. L’attesa per il confronto era tanta e ciò è apparso da subito perché il silenzio, doveroso, si è impadronito della platea quando l’incontro ha avuto inizio.

Organizzato dal Comitato Civico Essere Cittadini di Tempio, dal suo presidente Paolo Sanna e da Marco Ladu, con la partecipazione di Marco Pampiro, tutti attivisti del Comitato stesso, il confronto ha potuto mettere alla prova i quattro candidati sindaco  che si contenderanno il comune di Tempio il prossimo 31 maggio. Quattro candidati, quattro liste civiche, comunque con orientamento politico individuabile, una di CS, una di CD, una di centro e infine il Movimento 5 stelle che, come accade nel resto del paese, decide di correre da solo.

Due giornalisti, uno dell’Unione Sarda, Vito Fiori e l’altro della Nuova Sardegna, Gian Paolo Meloni e una serie di domande a tempo programmato con un’apertura per ciascuno di circa 5 minuti. La possibilità concreta di poter esprimere alcuni aspetti dei rispettivi programmi con l’attenzione, dovuta e necessaria, su Ospedale e Tribunale oltreché sulla viabilità, veri nodi cruciali per mantenere lo status quo e provare anche ad un rilancio della nostra città.

Raccontarvi in un articolo quanto successo è improbabile, perché intanto già si conoscevano determinati punti dei rispettivi programmi elettorali ed anche perché il consenso a quanto sentito era filtrato dall’appartenenza o dalla simpatia per questo o per quell’altro. I consiglieri delle quattro liste erano quasi tutti presenti in sala e bisogna sottolinearne la compostezza e il rispetto verso ciò che hanno detto i candidati sindaco, senza borbottii o mugolii di nessuno. Ciò mi porta a dire che è stato un bel successo e un bell’esempo di democrazia.

Ciascuno dei candidati ha precisato, alle domande dei giornalisti, le reali e possibili soluzioni a questa situazione stagnante, dove impera disoccupazione e povertà, e dove il lavoro, come qualcuno ha sottolineato, bisogna andare ad inventarselo. Meglio essere sinceri e non agire attraverso il bieco voto di scambio come siamo abituati dalla deriva della politica. Interessante che, almeno per quanto osservato ieri sera, in città sia tornato un discreto interesse verso la politica. Sappiamo bene, come da tempo argomentiamo su questo blog, che l’attuale classe politica non agisce in funzione dei bisogni della gente ma si spera, nella realtà di un comune dal passato glorioso, che almeno a livello locale, chiunque vada a governare, abbia a cuore questi bisogni e non devi l’attenzione verso obiettivi irrealizzabili, con buona pace dei millantatori del web che da quest’estate davano per certa oltreché la loro partecipazione alle elezioni, anche centinaia di posti di lavoro. Chissa, mi chiedo, se qualcuno di loro era presente ieri sera al Giordo? Mah!

Oneste e reali le risposte dei candidati sindaco, frutto forse di un auspicabile linguaggio della politica che deve parlare alle teste e non alla pancia. La situazione non è stata nascosta da nessuno, i soldi non ci sono e sarebbe interessante che tutti e quattro ogni tanto leggessero nella sezione di questo blog “Economia oltre l’euro” per provare anche loro a diffondere le vere motivazioni di questa cosiddetta “crisi economica”. Forse, ed è un invito per tutti, se alcune cose venissero lette, viste e capite, al di fuori della logica della appartenenze, ieri avremmo ascoltato altro. Ma questo, come dico al mio amico Antonello Loriga, è un lento, speriamo progressivo, cammino verso la verità. La verità che dev’essere sempre detta, costi qualsiasi responsabilità. Almeno sotto questo aspetto, ieri i quattro candidati sono stati veri e credibili.  Biancareddu ha retto la botta della domanda del giornalista dell’Unione Sarda che gli ha chiesto del perché non si sia fermato “un giro” e non abbia voluto attendere che giungessero notizie su un altro reato dal quale, ha detto Biancareddu, ne uscirà pulito. Ce lo auguriamo, qualora sia sindaco di Tempio così come glielo auguriamo da tempiesi. Dispiace che alla domanda in oggetto una parte dei suoi consiglieri si siano alzati e siano usciti dal Giordo. Cari amici di Tempio Rinasce, prendete atto che le cose stanno così e che nessuna verità occultata giova all’interesse di una comunità. Auguri Andrea!

Spaesato, forse sotto tono, reduce da una  militanza politica da consigliere di minoranza e di maggioranza, Salvatore Sassu ha difeso alcuni aspetti del suo programma teso a far tornare i giovani alla speranza di un futuro che al momento non esiste. Nino Vargiu, preciso e documentato su tutti gli argomenti e Antonio Balata, apparso in piena forma e sempre dentro i problemi in doiscussione. Andrea Biancareddu, che ha preferito sempre intervenire in piedi e non da seduto, ha dato qualche piccola frecciatina a Balata ma per il resto è sembrato altrettanto pronto e preparato. La sua lunghissima esperienza politica ha certamente pesato in un confronto dove, permettetemi di dirlo, hanno vinto tutti ma soprattutto ha vinto la democrazia e la dialettica corretta di tutti i partecipanti.

Antonio Masoni

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