Tempio Pausania, 26 set. 2015-
Suscita sorpresa constatare come il sindaco Andrea Biancareddu reagisca in modo scomposto e decisamente aggressivo nei miei confronti, cercando di camuffare maldestramente errori strategici gravi, caratterizzati unicamente da matrice populista con ampio risalto mediatico, ma che denotano piuttosto una totale confusione nell’azione pratica, evidenza di chi naviga a vista senza alcuna competenza.
Questa sua azione caotica rischia di arrecare danni irreversibili all’ospedale di Tempio. Ha millantato ai quattro venti un ricorso al TAR mai avvenuto per impossibilità tecnica. Ha altresì tuonato continuamente la secessione dell’Alta Gallura da Olbia per poi essere fortunatamente smentito nei fatti. In verità credo che, dopo le dichiarazioni del sindaco Biancareddu rilasciate al giornale, i tempiesi debbano essere ulteriormente preoccupati dal momento che il primo cittadino dimostra di non aver capito, o nessuno dei suoi consulenti è riuscito a spiegarglielo, che dei quattro ospedali che rimarranno nell’ASL (Alghero, Olbia, Ozieri e Tempio) nessuno ha i numeri richiesti dalla legge sugli standard ospedalieri, per costituire un presidio ospedaliero autonomo. Pertanto è necessario che il primo cittadino spieghi ai tempiesi qual è la sua visione di sanità e quali sono le strutture complesse che vuole assolutamente difendere. Ricordo che Tempio Libera e Democratica, in campagna elettorale, aveva chiesto il mantenimento delle strutture complesse di Medicina, Chirurgia, Otorino e Fisiatria e la trasformazione di tutte le altre in strutture dipartimentali. Questa organizzazione doveva essere integrata dai letti di Osservazione Breve Intensiva (OBI) in Pronto Soccorso, da 2 letti di Terapia Sub Intensiva, che consentirebbero di ampliare l’organico degli Anestesisti, e dal servizio di cardiologia h 24.
Riteniamo che questo sia tuttora l’obiettivo minimo perseguibile per garantire un adeguato livello assistenziale alla popolazione dell’Alta Gallura. Riteniamo inoltre che, se la Regione dovesse derogare consentendo ad altri ospedali il mantenimento di strutture complesse e dei punti nascita pur in assenza dei requisiti prettamente numerici, sia assolutamente obbligatorio richiedere la suddetta deroga anche per l’ospedale di Tempio. Noto con piacere che il sindaco ha abbandonato i toni bellicosi nei confronti dell’assessore Arru mantenendoli solo nei miei confronti. A tal proposito voglio ricordagli che, al contrario di quanto è accaduto a lui, nella mia vita ho avuto pochissimo tempo per stare alla finestra, dal momento che ho iniziato a lavorare già da studente e la mia attività professionale si svolge da 34 anni all’interno degli ospedali.
Antonio Balata (Capogruppo di Tempio Libera e Democratica)