Tempio Pausania, 24 set. 2015-
“All’inizio sembra terrorismo alimentare, una specie di imposizione se non si vuole star male. In realtà non è così. Anche un cambiamento drastico delle nostre abitudini alimentari ha necessità del tempo, della comprensione e della pazienza per essere messo in pratica. Andare cauti prima e poi avvicinarsi quanto possibile alla conoscenza del proprio corpo.”
Sergio parla così al telefono con me. Il suo senso di rispetto lo porta, all’indomani di un clamoroso successo dell’intervista, a mettere qualche freno a ciò che in tanti, erroneamente, possono aver ricavato dal suo discorso.
“I medici sono e restano insostituibili, io non sono un guaritore ma informatore di igienismo naturale alimentare. Questa è l’esperienza che conduco da dieci anni. Ora sto bene, certo, ma non posso indurre le persone a credere che con la dieta vegana, col cambiamento dello stile di vita, si resti a posto per tutta la vita. Le cose non stanno così. Il nostro corpo ha tutte le risposte per opporsi alle malattie e al suo diffondersi all’interno. Io non dico di essere guarito ma dico che il mio corpo ha guarito sè stesso ed è stato riportato a quell’equilibrio fondamentale per star meglio.”
“La scienza medica conosce assai meglio di me tutti questi meccanismi che stanno alla base delle malattie. La tossiemia, ossia un livello altissimo di sostanze tossiche nel nostro organismo, è causato dai nostri errori alimentari, da fattori genetici, dai farmaci , dall’ambiente e da alcuni altri modelli poco compatibili con la buona salute, e di conseguenza con la durata stessa della nostra vita. La scelta diventa, ad un certo punto, la nostra. Vogliamo continuare a curarci i sintomi con le medicine tradizionali o possiamo provare a cercare di cambiare e organizzare la nostra vita in maniera diversa con la natura? Per arrivare ad un compromesso, e non invadere campi che non mi appartengono, dico che se vogliamo vivere meglio, dobbiamo provare a tornare alla natura. Nasciamo per vivere di essa e per coglierne le infinite ricchezze che ci offre. Esistono figure mediche di riferimento, il nutrizionista, l’igienista. Sono insostituibili.“
Caro Sergio, ci sono anche figure tetre della comunicazione, di cui non parli, ma che non posso esimermi dal condannare. Sono quei personaggi che popolano le trasmissioni ormai “cult” di cucina. Senza demonizzare chi mangia le altre cose, io credo che questi individui facciano errata informazione alimentare, o quanto meno sia parziale e spesso faziosa. Parlano di dieta equilibrata, la famosa dieta mediterranea. Il Mediterraneo, un bacino che comprende tali e tante tradizioni, nazioni e stili di vita (che cosa ci azzecca l’Italia col Marocco per esempio?) che non può avere questa etichetta. E’ sbagliato nei riguardi di chi sta lì a prendere appunti e fare il calcolo delle calorie, o esaminare il tot di carboidrati, proteine,ecc.
Dietro, lo sappiamo tutti, ci stanno interessi milionari delle multinazionali e le persone devono sapere anche che mangiare in un modo errato porta fatalmente alla malattia. Non si raccontano mai queste cose, se non in qualche inchiesta che mette a nudo qualche frode o si fanno le statistiche che indicano aumento di alcune malattie dismetaboliche o della stessa obesità. Lì si parla di stili di vita ma senza indugiare su ciò che questa dieta provoca o può provocare. Senza accennare mai che se un problema si è già introdotto nel nostro organismo esiste anche un altro modo di riportarlo all’equilibrio perduto.
Credo che si debba dire che esiste anche una cucina naturale che provvede a riportarci allo “status quo” e che tutte le devastazioni a cui sottoponiamo il nostro corpo, sono alla base proprio del cattivo funzionamento della macchina quando ci sono le malattie. Avessero chiesto alla gente, “Volete avere anche questa informazione o preferite che vi diciamo noi cosa mangiare? Beh, forse in tanti avrebbero scelto di sapere, conoscere e di conseguenza agire. Provate a fare un giro nella TV, solo trasmissioni e canali dedicati monotematici. Questo non è giusto.
Chiudo con un appello ai tantissimi lettori che hanno scritto e commentato da tutta Italia e anche dall’estero: la mail di Sergio è a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento od informazione: sergiosurf@tiscali.it.
Antonio Masoni