Bologna: una tempiese e il suo negozio di usato di lusso “Con i miei eventi voglio creare emozioni, arrivare alla pancia. Io così scelgo di parlare attraverso la moda”.

Tempio-Bologna, 24 febbraio 2014 (fonte  http://boutique-bologna.blogautore.repubblica.it/2014/02/22/dodidi-dove-il-lusso-e-un-affare/)

Una tempiese a Bologna, Donatella Dettori, nota come Dodi. Il suo negozio vende gesti impulsivi, regali sbagliati e desideri esauditi e quindi oramai privi di interesse. Qualche metro quadrato in cui si possono fare i conti con la psicologia femminile applicata allo shopping, scorrendo le appenderie ricche di abiti griffati e buttando un occhio tra scarpe e borse che, se fossero in boutique, costerebbero qualche migliaio di euro. Da Dodidi Vintage in via Andrea Costa 121/a però molti sogni a qualche zero di signore e signorine si realizzano con agio, basta andare a curiosare spesso o seguire un blog  o sulla pagina FB che Dodi Dettori, la proprietaria di questo spazio, aggiorna periodicamente con i nuovi e preziosi arrivi. Dodidi Vintage non è il solito negozietto di usato cui siamo abituati ma, dice Dodi “un’agenzia di conto vendita per second hand di fascia alta”.

L’avventura è partita nel 2010 e all’inizio convivevano le due nature, il vintage e il seconda mano di lusso poi nel tempo Dodidi si è assestato più sul gusto contemporaneo con pezzi pressoché nuovi pur trattando ancora il vintage sia in negozio sia fornendo archivi e musei storici come il Mazzuchelli di Brescia. E’ la stessa Dodi che descrive il suo assortimento come una rassegna di sbagli, errori o impulsi di donne che si rendono conto che quel pezzo nell’armadio è di troppo e allora lo portano qui per rivenderlo. Il giorno per le trattative con i fornitori è il lunedì.

Dodi conosce la storia di ciò che vende, spesso è andata nelle case a ritirare scarpe, borse e abiti ma mantiene il segreto professionale. Dalle sue grucce e dai suoi scaffali i suoi capi partono per nuove storie dimenticando il passato. “Il mio desiderio è che la cliente esca da qua con la sensazione di aver fatto un grande affare” spiega Dodi “tempo fa avevo dei cappotti di Scervino in cashmere del valore di circa 3mila euro, io li ho venduti a 300″.

La clientela che frequenta Dodidi è esperta e si alimenta soprattutto con il passaparola tra amiche che sanno che qua capitano pezzi di Vuitton, Hermes, Celine, Givenchy.

Dodi si è specializzata molto sulle borse perché sa che le donne per questi oggetti hanno una particolare debolezza, tanto da aver realizzato un pannello con alcuni tra i suoi arrivi degli ultimi mesi dietro il bancone che, guarda caso, racconta anch’esso una storia, insieme a tutto il resto dell’arredamento.

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