Calangianus, « Quanto tempo occorre per avere un chiarimento?», lettera di una lettrice che denuncia la burocrazia dilagante negli uffici pubblici.

Calangianus, 14 set. 2015-

Mi scrive Daria Inzaina, calangianese, di professione allevatrice. In questa lettera, chiara e ben formulata, sta tutto il disappunto per l’eccesso di burocrazia e della disorganizzazione che caratterizza gli uffici pubblici. Mesi, per il disbrigo di una pratica che, in considerazione di un momento di grande difficoltà del settore, diventa preziosa per il proprio lavoro, a volte vitale per poterlo continuare. La lotta alla burocrazia, uno dei tanti mali di questa Italia impoverita nel suo potere economico da una moneta che non ci permette più nulla, compreso il potenziamento degli uffici che sono oggetto di continui tagli e di perdita di autonomia decisionale. Il sistema fallimentare di un paese che non regge più la pressone fiscale, che si ritrova con la difficoltà estrema dell’accesso al credito,  ha sempre fatto i conti pure con questo degrado amministrativo che avrà sicuramente delle spiegazioni umane ma che paralizza l’attività produttiva di chi ha bisogno del tempo come alleato per andare avanti. Tutto ciò, si riflette sempre e solo su chi vorrebbe vedere in fretta risolti i propri problemi. (Ant. Mas.)

La lettera che Daria Inzaina ha inviato per conoscenza anche a questo blog.:

A.c.a. Direttore Generale Argea Dott. Gianni Ibba

E p.c. Antonio Masoni – Gallura News

 Lettera aperta di un allevatore

            Gent.mo Direttore,

tengo prima di tutto a precisare che chi le scrive è un semplice allevatore di bovini, precisazione dovuta poiché non voglio che lei  confonda la mia figura con l’incarico di delegata provinciale Confagricoltura che, forse indegnamente, ricopro; questa scissione di figura mi permette d’esporLe molto più facilmente ciò che voglio dirLe e chiederLe, scusandomi sin da subito per la semplicità con cui mi esprimo ma sicura che Lei capirà, proprio perché conosce il mondo agricolo e la spontaneità tipica di chi lo vive;

Vado ai fatti:

            Lei sa bene che a maggio 2015 si è chiuso un bando particolarmente caro a chi , come me, opera nel comparto bovino (mi riferisco al bando acquisto riproduttori). Un bando tanto atteso e tanto importante, nonostante i modesti importi d’impegno di spesa; pur conoscendo i tempi tecnici necessari per il disbrigo delle pratiche presso le sedi Argea, fin da subito mi sono premunita di contattare le suddette sedi per conoscere la tempistica di disbrigo e quindi conseguente pagamento delle pratiche e, ahimè, sin da subito venni a conoscenza di un passaggio del bando che dava possibilità a diverse interpretazioni rendendo così obbligatorio chiedere un “chiarimento” in merito.

            Tale chiarimento sembrerebbe sia stato inviato via mail alla sede centrale Argea (credo!) a fine maggio; fin qui tutto normale, se non fosse che a fine agosto, quindi ben tre mesi dopo la richiesta, non è pervenuta ancora nessuna risposta in merito, con la logica conseguenza che le pratiche risultano a tutt’oggi bloccate.

            Questa in breve la storia, che Lei conosce bene poiché so per certo Le è stata sottoposta di recente con la richiesta-indicazione di provvedere.

– Mi chiedo, e come me tutti coloro che hanno investito in acquisti di capi bovini anticipando l’intera cifra iva compresa, quanto tempo ancora si dovrà attendere perché giunga questo benedetto “chiarimento” che permetta di sbloccare il tutto e che  le pratiche vengano finalmente esaminate?

– Mi chiedo perché, come logica consuetudine dovrebbe essere, una mail di chiarimento inviata e che rimane ancora, inevasa non venga sollecitata anche dopo un solo mese;

– Perché un bando, che per la quarta volta ha visto la luce, debba contenere termini e passaggi che possano dare adito a diverse interpretazioni;

– Se è vero com’è vero che il vecchio PSR regionale rischia di vedere non spese cifre esorbitanti, causa il tecnicismo ingarbugliato dei bandi, perché si continua a scrivere questi bandi con tecnicismi mai chiari?

            Il mondo agricolo soffre da sempre di tanti problemi ma mi permetta di dirLe che personalmente credo che la causa che più di tutte lo incancrenisce è il sistema farraginoso degli enti come l’Argea, “strumento tecnico e specialistico” come scritto nel sito, che di specialistico sembra avere solo il compito di bloccare ed ingarbugliare i bandi.

            Sarebbe quantomeno doveroso, e sicuramente Le farebbe onore vista la sua alta carica, intervenire su questa questione, far si che da subito arrivi questo benedetto “chiarimento” che permetta il disbrigo delle pratiche con l’immediato pagamento di quanto dovuto perché tutte le aziende,  con oltre 300 domande da parte di chi ha investito in questo bando, attendono di essere liquidate. La soluzione  contribuirebbe inoltre alla serenità dei sui impiegati presso le varie sedi Argea che quotidianamente devono rispondere all’utenza che chiede quando si provvederà al pagamento delle pratiche. Un’utenza che spesso, inconsapevole dell’impotenza dell’impiegato di turno, scarica su di loro tutta la rabbia e le colpe.

            Mi chiedo cosa accadrebbe se Lei e tutti i dipendenti Argea vedeste bloccati i vostri stipendi per un “chiarimento” sulle buste paga, ad esempio.

               Inoltre, mi  chiedo: cosa ne sarebbe dell’Argea , dei dipendenti tutti e di Lei Direttore, se noi del mondo agricolo non esistessimo, se domani più nessuna pratica dovesse essere sbrogliata da Argea?

            Credo sia giunto il momento di dare una svolta ed evitare che con lettere come questa o direttamente e personalmente magari nei tanti incontri pubblici che ci aspettano e che ci vedranno partecipare entrambi, Lei come alto dirigente Argea e noi tutti agricoltori e allevatori, ci si contrapponga guardandoci come rivali; siamo legati ,gentilissimo Direttore, ma francamente mi pare che solo una sola parte faccia ciò che deve e questi mi permetta siamo noi che la rappresentiamo.

            Mi dimostri e ci dimostri che ci sbagliamo, che l’Argea è un ente fatto di persone che lavorano a fianco e per il mondo agricolo!

 Senza voler fare alcuna azione di populismo, cordialmente la saluto;

 

Inzaina Daria

P.S. di aggiornamento: la signora Inzaina ci fa sapere che prima della pubblicazione di questa lettera  è arrivata  la telefonata di Argea Tempio la quale ha ricevuto a sua volta una mail di chiarimento dall’Argea di Cagliari alle 11 e 15 di stamani 14 settembre 2015.

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