Tempio Pausania, Il Movimento 5 Stelle sulla questione “Tribunale di Tempio”. Il comunicato congiunto di 7 meetup della Gallura

Tempio Pausania, 18 dic. 2015-

Ricevo e pubblico il comunicato stampa del Meetup Cinquestellesulla qustione tribunale di Tempio.

MEETUP DELLA GALLURA

Arzachena lì, 9/12/2015

Da un incontro svoltosi alla presenza di rappresentanti dei Meetup di: Arzachena, Calangianus, La Maddalena, Luogosanto, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e San Teodoro ed alla presenza di vari attivisti di Olbia è emerso quanto segue:

In ordine alla paventata chiusura del Tribunale di Tempio Pausania, è parere unanime che si tratti di un danno enorme per l’intera economia dell’alta Gallura. Appare doverosa una breve premessa, per poter comprendere le dinamiche della vicenda che vede interessati gli odierni gruppi di attivisti.

Il Governo nell’anno 2013, ha inteso nell’ottica di una Spending rewiew il taglio di un numero pari a 220 sedi distaccate di Tribunali e un elevato numero di Uffici dei Giudici di Pace, tagli eseguiti senza minimamente valutare l’impatto ed il pregiudizio che ciò avrebbe potuto generare nella gestione del nodo Giustizia, da sempre osteggiato dalle forze politiche, che via via hanno sempre assunto posizioni ostili avverso tale potere dello Stato.

Durante il corso del 2013 anche il nord Sardegna è stato interessato da tali tagli ed ha visto sopprimere la sede distaccata del Tribunale di Tempio che risiedeva ad Olbia, così come quella presente sull’Isola di La Maddalena.

A tali soppressioni è seguito un periodo di disagi presso la sede centrale protrattosi per alcuni mesi a causa della convergenza dei vari contenziosi delle due sedi distaccate sulla sede centrale sita a Tempio Pausania.

Subito dopo però, c’è stato un netto miglioramento con contestuale aumento della produttività dei vari settori e un assestamento dei ritmi di lavoro.

Nel corso del mese di novembre 2015 è apparsa su vari quotidiani la notizia che sarebbe avvenuta la soppressione delle sedi dei tribunali di Tempio Pausania, Lanusei ed Oristano, così come la sede distaccata della Corte d’Appello di Cagliari con annesso Tribunale di Sorveglianza ed il Tribunale per i minorenni di Sassari. A questa notizia ha fatto seguito un comunicato dell’Unione delle Curie, i cui membri sono i vari rappresentanti dei Consigli degli Ordini degli Avvocati, che a Tempio è rappresentata da consiglieri tutti di Olbia, per tale ragione, in seno ad un convegno tenutosi a Cagliari, è stato prodotto un documento da parte del rappresentante delle Curie che chiedeva il mantenimento delle varie sedi, con l’unica eccezione della chiusura del Tribunale di Tempio Pausania, in favore della apertura di un nuovo Tribunale ad Olbia.

A seguito di tale notizia, il MU 323 di Olbia è apparso su varie testate giornalistiche locali e sui vari social network fornendo sostegno incondizionato ad appoggio a tale iniziativa.

Nell’articolo sulla Nuova Sardegna(ALLEGATO F) la signora Maria Teresa Piccinnu quando afferma che nel 2013 le 22 mila firme, raccolte nei bar e prive di alcun valore legale, vennero consegnate ai parlamentari presenti all’incontro svoltosi a Olbia e intitolato “Parlamento in Movimento:Missione Gallura”, dice una cosa di cui non abbiamo certezza, per avere conferma di questo basta chiedere al Senatore Roberto Cotti, poiché la Senatrice Manuela Serra e il Deputato Andrea Vallascas ci hanno comunicato di non aver ricevuto affatto le 22 mila firme di cui si parla.

Tale sostegno a nostro parere va contro tutti i principi del Movimento 5 Stelle e contro il lavoro che noi tutti portiamo avanti da anni in totale sintonia, per vari motivi che sotto elenchiamo:

  • Perchè il “nessuno deve rimanere indietro” pare molto ma, molto lontano dal modo di agire manifestato da chi pretende di avere un Tribunale in una città che mai lo ha avuto, in dispregio di una città ove il Tribunale è radicato da oltre un secolo e mezzo, per il solo fatto che tale città ha un numero di abitanti superiore a quello della città che attualmente ospita la sede del Tribunale.
  • Perchè non tiene conto delle specificità, delle tradizioni, della cultura, di un territorio come l’Alta Gallura che senza i servizi andrebbe a morire.
  • Perchè non ha valutato l’alternativa di lottare e combattere per avere una strada di collegamento tra Olbia e Tempio che possa essere percorsa in 20 minuti(tempo necessario ad attraversare Olbia nelle ore di punta), facendo venir meno l’unico motivo per il quale si chiede il trasferimento del Tribunale.
  • Perchè i costi che la collettività dovrebbe sopportare per chiudere una struttura perfettamente funzionante al fine di trasferirla in altra città, si ipotizza un costo non inferiore ai 10 milioni di €, nella migliore delle ipotesi per il solo allestimento di una nuova sede ed ulteriori somme per l’allestimento della nuova sede con il trasferimento degli allestimenti.
  • Perchè è altissima la possibilità che numerosissimi processi penali subirebbero oltre ai rallentamenti fisiologici, degli ulteriori spostamenti temporali che ne determinerebbero la prescrizione in danno dei cittadini, dei loro diritti ed in danno alla corretta gestione della Giustizia.
  • Perchè il Meetup 323 di Olbia si pone in netta contrapposizione con il lavoro svolto a cura dei MU firmatari del presente comunicato, ma ancor più grave è il fatto che con affermazioni e per fatti concludenti, appoggiando iniziative avviate dai Partiti PD/PDL, gli stessi membri del Meetup 323 di Olbia si sono opposti al contenuto di una interrogazione parlamentare recante la firma della Portavoce Manuela Serra del 2013, Portavoce attaccata duramente per tale iniziativa finalizzata alla tutela di un territorio vessato dalla crisi economica, che con la privazione del presidio giudiziario sarebbe stata spogliata irragionevolmente di un servizio essenziale che funge da volano per la ormai asfittica economia locale dell’alta Gallura.
  • Perchè nel 2013 quando avvenne la raccolta firme, di cui parla il Meetup 323 di Olbia, organizzata dal PD, a nostra esplicita richiesta loro negarono ogni tipo di appoggio mentre ora la condividono anche a mezzo stampa.
  • Perchè la posizione geografica della città di Tempio Pausania è ottimale, essendo equidistante da tutti i 26 comuni sui quali è competente territorialmente, distanza che non supera i 45 km al massimo.
  • Perchè è da sottolineare la produttività degli uffici con un organico di magistrati al completo dal 02/11/2015, con uffici UNEP perfettamente efficienti e Cancellerie in grado di assolvere in maniera egregia i carichi di lavoro con un invidiabile risultato di essere il terzo Tribunale della Sardegna per produttività.
  • Perchè la Procura della Repubblica è situata in edifici attigui alla sede centrale del Tribunale per i quali il Comune di Tempio nell’anno 2013 ha investito € 800.000 per destinarli a tale utilizzo, allestendo anche gli Uffici del Giudice di Pace.
  • Perchè il Carcere di Nuchis A.S.3, dista 3 Km dal Tribunale, struttura che ospita numerosi detenuti che per ragioni di sicurezza per il personale dovrebbero essere spostati per raggiungere il Tribunale con l’impiego di mezzi e risorse umane ingenti, si pensi solo alle convalide degli arresti che comporterebbero dei trasferimenti delle persone in stato di arresto per 90km anziché 6 tra andata e ritorno alla struttura, esponendo a minori rischi gli agenti di Polizia Penitenziaria e evitando al competente Ministero dei costi difficilmente quantificabili.

In conclusione vogliamo segnalare un dato oggettivo che gli attivisti del MU di Olbia hanno omesso di valutare, ossia, che il Tribunale di Olbia non esiste e la norma che prevede la riduzione del numero dei presidi giudiziari certamente non prende in esame la chiusura di un presidio esistente in favore della contestuale riapertura a 45 km di distanza di un altro.

Fatta salva l’ipotesi più verosimile, che vedrebbe la chiusura del Tribunale di Tempio per poi costringere utenti ed operatori a viaggiare per le direttrici di Sassari o Nuoro, così come paventato dai membri della commissione incaricata di compiere i tagli.

Related Articles