Tempio Pausania, 4 giu. 2015-
Vi sono molti modi per approcciare un problema, soprattutto quando questo non appare ai più chiaro e comprensibile. La cosa migliore che si possa fare è orientarsi sempre su chi determinati argomenti li tratti quotidianamente per lavoro o per pura e semplice passione. La passione, questa forza interiore che ci spinge ad andare sempre al cuore dei temi che ci piacciono e che ci sostiene anche quando le aspettative si infrangono su mura invalicabili o resi tali da un sistema feroce che non concede alternative se non quella dell’informazione attendibile.
Daniele Santolamazza è un giovane economista di EPIC, Economia Per I Cittadini, un’associazione che si è imposta sin dalla sua nascita di rendere comprensibili a tutti concetti e tematiche sino a qul momento riservate a pochi addetti ai lavori. L’economia sorregge tutto nella società civile e alla maggior parte di noi appare come una oscurità impenetrabile. Il suo linguaggio è stato reso poco adatto alla gente e vive di parole, meccanismi, cifre, che sfuggono perché si fondano su Diktat e dogmi imposti dal Potere.
Dipendente del F.A.I. di Tivoli dove svolge il suo abitudinario lavoro, Daniele è sempre in giro per l’Italia e all’estero, per convegni, dibattiti o semplice informazione che dedica, senza alcun lucro, a tutti quegli italiani che assistono impotenti alla fine dello stato sociale e alla morsa di una indigenza che sta portando alla rovina la società civile.
Ecco l’intervista che ha voluto concedermi e che ho voluto ambientare nell’habitat naturale che a Daniele piace e che lo ha sorpreso perché dietro i posti dove siamo stati esistono tali potenzialità di sviluppo e di lavoro che è rimasto sconcertato del perché mai siano state sfruttati. Nei prossimi giorni pubblicheremo anche l’intera conferenza del 29 maggio all’Istituto Euromediterraneo che comprende, oltre alla relazione di Santolamazza, anche quella del giurista Marco Mori e tutte le altre cose viste e sentite durante la conferenza che ha visto 130 persone entusiaste e partecipi come raramente si vede in questo genere di meeting.
Grazie a Daniele e anche a Marco Pampiro per il montaggio.
Antonio Masoni
