Tempio Pausania, 23 maggio 2014-
Anche l’avvocato Maurizio Mani ha rinunciato alla difesa di Angelo Frigeri, Il legale era stato nominato d’ufficio mercoledì in seguito alla rinuncia di Gianfranca Sotgia, succeduta d’ufficio a sua volta a Giovanni Azzena, l’avvocato omonimo del capo famiglia ucciso, a cui si erano rivolti inizialmente i parenti di Frigeri. Non sono noti i motivi di quest’ultima rinuncia ma si può intuire, basandosi su questa possibilità assolutamente lecita per motivi deontologici, che si sia trattato nell’ultimo caso di motivi personali legati all’omicidio del bambino.
La legge dice che la difesa è un diritto riconosciuto dalla Costituzione, per cui per “rifiutarla” bisogna avere un buon motivo: ad esempio una inimicizia con l’indagato-imputato, ovvero casi di incompatibilità o impedimenti professionali, mai e poi mai possono costituire giustificazioni le proprie sensazioni (antipatia personale, efferatezza del crimine etc)..
La nostra sensazione è che man mano che arrivano queste rinunce si allontanano anche i tempi del necessario rapporto imputato. legale per stabilire una linea comune di difesa e soprattutto per tentare di giungere alla soluzione del caso. Speriamo che il Frigeri riesca a parlare e produrre finalmente la versione reale dei crimini di sabato scorso.
