Tempio Pausania, Idula, il primo CD del Coro Gabriel in uscita a settembre.

Tempio Pausania, 24 agosto 2014-

Era l’occasione per vedere, magari acquistare, il primo lavoro discografico del Coro Gabriel “Idula” (idolo al femminile) ma aspetti tecnici, legati al libretto interno che contiene le canzoni, ne hanno rinviato l’uscita. Presentata da Franco Muntoni, uno dei componenti del Coro e con gli altri cantanti, Marco Muntoni, Alessio Bianco, Adelino Muzzu e Nico Bianco seduti accanto (mancavano Gian Mario Pedroni e Gabriele Farina per impegni personali), la serata è servita a capire meglio questo lavoro del Coro che ha avuto un  parto lungo con registrazioni tra la Sardegna e Milano e con un lungo periodo di attesa tra la presentazione del progetto e l’approvazione da parte della Regione Sardegna dello stesso. A presentare il progetto in Regione Graziella Marchi (assente oggi alla serata), da qualche tempo collaboratrice con il Comune di Tempio per una serie di iniziative che hanno come scopo quello di divulgare le risorse e le peculiarità della nostra terra (si ricorda il progetto sul sughero legato al turismo) e soprattutto di farle valorizzare. Il suo lavoro su Gabriel ha suscitato l’interesse della RAS che lo ha approvato in virtù di una legge di tutela e salvaguardia delle figure sarde che si sono distinte. Gavino Gabriel è stato ed è tuttora uno da di queste figure.

Non abbiamo visto fisicamente il CD ma dalle parole di Muntoni e Bianco sappiamo che conterrà alcuni brani della tradizione a Tasgja riproposti tal quale, come vuole il canto gallurese. Ci sono anche altri brani dal 1700 ad oggi, canzoni tratte dalla poesia di Don Baignu Pes sino ad arrivare a cose recenti, con incursioni di strumenti e di chiavi di lettura moderne, alcune note come “Li Culori di la ita”, la poesia di Paola Scano dedicata alla figlia scomparsa e diventata un brano musicale struggente, emozionante ma capace di infondere speranza e pensieri positivi. Tra le fonti di ispirazione delle canzoni anche una poesia di Anna Maria Puggioni  protagonista della canzone tradizionale sarda che ha purtroppo da tempo smesso di cantare. In alcuni brani anche le collaborazioni di Giovanni Puggioni e Luigino Cossu altri esponenti del canto e della musica tradizionale gallurese.

Insomma un viaggio nella tradizione ma anche  un occhio attento alle innovazioni e alle contaminazioni sempre viste nel rispetto e nella assoluta dedizione alla divulgazione della nostra cultura. Un viaggio che, come ha anche ribadito il sindaco, dev’essere intrapreso in sinergia con tutti gli operatori culturali del territorio e ricordando sempre che la cultura non ha egemonie né padroni. A tutti viene data la possibilità di accedervi e tutti devono essere bravi a recepirne l’importanza e ad essere, a loro volta, divulgatori e promotori di essa.

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