Tempio Pausania, “La Sanità Pubblica? Tutto sotto controllo!”. Iniziato il conto alla rovescia.

Tempio Pausania, 14 feb. 2016-

Iniziato il conto alla rovescia per la Sanità Pubblica, uno degli ultimi temi oggetto di distruzione da parte di questa classe dirigenziale.

Suona strano, leggere le parole dei medici di base, i loro documenti prodotti che provocano solo sdegno ed impotenza. Posizioni che si accomunano su un unico fronte, quello dell’impossibilità di essere da oggi al servizio del cittadino. Restavano loro da toccare ed ora sono stati toccati. Recente il rattoppo della Lorenzin, ministro della Salute che fa capire che almeno le sanzioni pecuniarie non ci saranno. Leggete questo articolo di due giorni da dal sito DottNet. (link) e fatevi un’idea di quello che è ormai legge-

“Gli italiani non dovranno pagare alcun super-ticket per visite specialistiche ed esami ed i medici non incorreranno in sanzioni legate alle prescrizioni.  Dopo accese proteste e contestazioni da parte delle organizzazioni dei camici bianchi, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin annuncia che i punti critici del decreto per l’appropriatezza delle prestazioni verranno rivisti, sottolineando che l’obiettivo resta quello di evitare esami inutili e sprechi, e non di limitare le cure ai cittadini.

Con l’entrata in vigore lo scorso gennaio del cosiddetto decreto ‘taglia-esami’, molte erano state infatti le ‘incongruenze’ rilevate dai medici, che più volte hanno evidenziato l’inapplicabilità delle nuove norme ed il fatto che queste avrebbero anche comportato un aggravio di costi per i pazienti.  Criticità che sono state oggi al centro dell’incontro al ministero voluto da Lorenzin ed al quale hanno partecipato la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) ed il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Sergio Venturi. Circa quattro ore di confronto che hanno portato ad un’intesa sui punti più dibattuti.

Innanzitutto, però, Lorenzin ha voluto sgombrare il campo da falsi timori: “Non ci saranno assolutamente super-ticket per i cittadini”, ha rassicurato, dovuti alla singola prescrizione di esami su singole ricette, ognuna delle quali gravata appunto da un ticket. Tale necessità, ha chiarito, “era infatti dovuta ad un errore tecnico nella formulazione dei campi delle ricette elettroniche”.

Altro punto caldo, quello relativo alle sanzioni per i medici nel caso di ripetute prescrizioni ritenute ‘inappropriate’: “Non ci sono sanzioni per i medici previste con il decreto”, ha chiarito il ministro, aggiungendo che solo quando “il sistema sarà a regime, ci sarà un monitoraggio” e le eventuali sanzioni saranno oggetto di un futuro accordo in Conferenza Stato-Regioni.

Ed ancora: sarà attivato un tavolo di confronto al fine di riformulare eventualmente i criteri di appropriatezza ed erogabilità previsti e sarà messa a punto una circolare esplicativa per garantire l’applicazione omogenea delle nuove norme su tutto il territorio.  Ma fondamentale, ha sottolineato il ministro, è anche l’informazione ai cittadini: ci sarà dunque una specifica campagna di comunicazione e verrà formulato un manifesto da affiggere negli studi medici e gli ambulatori.

Negli ultimi giorni, ha affermato Lorenzin, ”mi sono arrivate via Whatsapp numerose segnalazioni di timori da parte di pazienti, ma va detto che le cure saranno garantite. Non ci sono limiti di accesso a cure necessarie, ed i pazienti cronici e gli invalidi sono salvaguardati dalla disposizioni vigenti”.  Insomma, l’obiettivo è “evitare gli sprechi garantendo le cure, ed i risparmi che saranno così ottenuti – ha precisato il ministro – saranno tutti reinvestiti nel Servizio Sanitario nazionale e per la medicina del territorio”.

Un nuovo incontro con tutte le organizzazioni sindacali è in programma per la prossima settimana.Positivo il commento della Federazione dei medici di famiglia Fimmg, secondo cui “la rimessa in discussione deldecreto-bavaglio sulla libertà prescrittiva dei medici è l’unica decisione che il ministro poteva assumere per porre un freno a caos e nuovi super ticket”.  “Parzialemnte soddisfatto” si dice invece il sindacato dei medici dirigenti Anaao, che annuncia: “Vigileremo sugli impegni assunti”.

Dall’estrazione e ricostruzione dei denti alla radiologia diagnostica comprendente risonanze e tomografie, dalle prestazioni di laboratorio come l’esame del colesterolo alla medicina nucleare e gli esami di genetica: sono 208 le prestazioni e gli esami che finiscono sotto ‘stretta osservazione’ con il decreto sull’appropriatezza, in vigore da gennaio, e al centro dell’incontro di ieri al ministero con medici e regioni per chiarire alcune criticità segnalate dalle organizzazioni mediche. Obiettivo è evitare esami e viste inutili che costano ogni anno al Servizio sanitario nazionale (Ssn) circa 13 mld di euro.

Vengono dunque precisate le ‘condizioni di erogabilità per le prestazioni ‘sotto la lente’, ovvero i criteri in base ai quali il medico può prescrivere al paziente quella determinata prestazione a carico del Servizio sanitario nazionale. Per quanto riguarda ad esempio le condizioni di erogabilità delle prestazioni odontoiatriche, potranno usufruirne gratuitamente – oltre ai già previsti interventi legati alla prevenzione – i bambini da 0 a 14 anni in condizioni di ”vulnerabilità sanitaria” (ovvero, condizioni di tipo sanitario che rendono indispensabili o necessarie le cure odontoiatriche) o di ”vulnerabilità sociale” legate alle condizioni economiche.

Anche per l’erogazione delle dentiere sono previsti gli stessi criteri. Rispetto invece a prestazioni come le risonanze magnetiche, è previsto che siano ”erogabili” in particolari condizioni legate ad esempio a patologie oncologiche o traumatiche.  Lungo pure l’elenco delle prestazioni di laboratorio. Tra gli esami ‘sotto monitoraggio’, ad esempio, quello del colesterolo totale: le condizioni di erogabilità prevedono che sia “da eseguire come screening in tutti i soggetti di età superiore a 40 anni e nei soggetti con fattori di rischio cardiovascolare o familiarità per dislipidemia o eventi cardiovascolari precoci.

In assenza di valori elevati, modifiche dello stile di vita o interventi terapeutici – si precisa – l’esame è da ripete a distanza di 5 anni”.  Ci sarà anche una stretta sui test genetici e su quelli per le allergie: questi test, assieme a vari altri, infatti, potranno essere eseguiti a carico del Ssn solo in casi precisi e se a prescriverli sarà uno specialista.”

Ora, facciamo una considerazione che parte da una domanda: Perché?

Proviamo a pensare al perché i politici non subiscono mai alcun taglio dei loro privilegi, ad iniziare dalle loro ricche pensioni, da ciò che percepiscono dalla loro attività quando sono operativi da consiglieri regionali, parlamentari, ecc.

Il Sistema Neo Liberista, che ormai non è un mistero nemmeno per gli analfabeti, non lo vuole. Chiaro che se la classe politica lavorasse per il bene della sua nazione, città o regione che sia, senza quella esagerata considerazione che tutti siamo abituati a darle, ma soprattutto senza quel benessere economico che si è garantita e che, fateci caso, nessuno si vuole togliere (tranne qualche grido isolato), la testa non sarebbe più orientata verso questa assurda ed iniqua forma di garanzia di pochi a danno della massa. La testa inizierebbe a pensare che il cittadino che ha portato loro questi privilegi attraverso il voto, ha diritto di essere salvaguardato a qualunque costo. Ma non accade mai, perché la perdita di quelle ricche retribuzioni, a cui si aggiungono tutti gli altri esagerati privilegi di cui godono, produrrebbe perdite mortali al Sistema Potere che invece, da lassù, dando a pochi eletti, i politici in primis, si garantisce la propria esistenza e sussistenza. Chi comanda il mondo insomma, vuole dei discepoli sulla terra, coloro che, sotto una finta democrazia, riescono a supportarlo ed a perpetrarne l’inganno e l’opulenza “In omnia secula seculorum”.

I politici, tranne qualche idiota messo lì per giustificare che la politica la possono fare tutti (vedi Razzi, Scilipoti) e che diventano poi gli zerbini della satira di regime (tutto ampiamente voluto dal sistema), come agnelli sacrificali immolati al ludibrio collettivo per nascondere i meccanismi segreti del Potere, quello che certo non abita a Montecitorio, stanno al gioco. Non sono imbecilli, sono solo sbagliati. Fanno finta, talvolta, di stare col popolo e poi avallano nefandezze come questa della sanità pubblica, vista a tutto tondo, ospedali ed ora anche medici di base.

Tanti hanno aperto gli occhi   ma pochi, se non pochissimi, hanno capito che nessuno è disposto a dire la verità. Fate caso anche a questo: quando escono fuori dalla politica, sempre che non vi siano rientrati dalla porta di servizio, allora ti raccontano la verità, come fecero Craxi, Amato e, incredibile, lo stesso Prodi. La scala gerarchica del Potere Sistema è ben strutturata e prevede solo sudditi in vita (quella politica). Raggiunta la “MAI” meritata pensione (anche questa sproporzionata all’ennesima potenza), diventano inoocui ed incapaci ad essere ascoltati o seguiti. Come spiegate che in parlamento siedono un 30 % di medici e che nessuno di loro abbia detto nulla su questa porcata che travolge i colleghi ancora in trincea a combattere per una sanità pubblica dignitosa. Oggi gli legano le mani proprio quei colleghi che non possono certo uscire contro il volere UE e di quelle trenta o quaranta famiglie/persone che comandano il mondo e che fanno andare le cose sempre per incrementare questo disagio sociale. Che c’entra la UE? Come si fa a non pensare che dietro c’è lei visto che chiede la spending review su tutto con una moneta che non è più la nostra sovrana ma che dobbiamo acquistare? Chi ha deciso i trattati europei che hanno distrutto tutte le costituzioni dei singoli stati, come quella italiana, vero modello di democrazia, la migliore possibile?

Come dice  Antonello Loriga, che cura la pagina di economia del blog, : che ve lo dico a fare?

Certo, chi vi scrive non ha elementi economici tali da suffragare queste riflessioni ma C@@@o!!! E’ mai possibile che a nessuno sia venuta in mente questa cosa? 

A corollario indegno di tutta questa farsa per gli esegeti della politica, c’è poi tutta una struttura piramidale che si allarga a tutti gli strati della gestione amministrativa sino a giungere a noi, poveri idioti cittadini che ancora seguiamo i TG di regime, che pensiamo alla ripresa inesistente, che aspettiamo lo spread basso o il PIL  alto (barzellette per allocchi), che per lavoro inviamo curriculum per trovare un lavoro, che ci sbattiamo dalla mattina alla sera per provare a capovolgere un sistema che è nella sua beata Turris eburnea, superprotetta dai paladini di questa logica nazistoide. 

Volete apprendere  cosa succede? Allora, meglio che ignoriate. Il mal di testa e la rabbia sono tali che la prima cosa che vi viene da pensare è un arma, certo non la cultura, per distruggere  l’Impero del Male.

Antonio Masoni

Related Articles