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Tempio Pausania, 29 lug. 2015-

fonte newstown

Sciopero della fame all’Aquila, Liris chiede Consiglio regionale e comunale sul tema euro

L'aula del Consiglio regionale all'Aquila
L’aula del Consiglio regionale all’Aquila

Il consigliere comunale dell’Aquila Guido Liris(Forza Italia) interviene sulla vicenda di Roberto Santilli, giornalista aquilano entrato per alcuni giorni in sciopero della fame e chiedendo che “all’Aquila si apra un tavolo di emergenza nazionale per mettere a punto una uscita coordinata e non scomposta dell’Italia dall’eurozona e la distruzione dei trattati sovranazionali che stuprano la nostra Costituzione”.

Liris interviene sulla vicenda scrivendo a Giuseppe Di Pangrazio, presidente del Consiglio regionale abruzzese, e Carlo Benedetti, presidente del consiglio comunale dell’Aquila, affinché le due assisi “dedichino una giornata alla tematica dell’euro e di un’Europa a trazione franco-tedesca”.

La lettera di Liris

Al Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo
Dott. Giuseppe Di Pangrazio
Al Presidente del Consiglio Comunale L’Aquila
Avv. Carlo Benedetti

Carissimi,

da più di 10 giorni va avanti lo sciopero della fame di un giornalista aquilano, Roberto Santilli, che in un recente passato si è distinto per essere stato organizzatore e promotore di incontri e convegni riguardanti la tematica dell’euro, l’attuale assetto economico-politico dell’Europa, le soluzioni per uscire da una sudditanza nei confronti del binomio franco-tedesco.

Nel duplice ruolo di medico e di amministratore, valutando non fosse più possibile consentire la scelta della non-assunzione di cibo in un periodo dell’anno particolarmente caldo e debilitante, quale quello che stiamo attraversando, ed evidenziandosi i primi segni di cedimento fisico dell’interessato, ho ottenuto l’impegno da parte del giornalista di smettere la pratica dello “sciopero della fame” nel momento in cui mi fossi posto quale richiedente nei Vostri confronti di un Consiglio regionale e comunale congiunti. Lo scopo dell’incontro istituzionale che, con la presente, sto a richiederVi consentirebbe la messa a conoscenza delle istituzioni di una visione diversa rispetto all’attuale assetto economico-politico dell’Europa e del ruolo che L’Aquila e l’Abruzzo possono giocare; in più sarebbe possibile l’apertura di un dibattito rispetto ad un tema quanto mai attuale.

I Consigli regionale e comunale congiunti potranno vedere la partecipazione e l’eventuale intervento di esperti e studiosi della materia.

Certo della disponibilità che vorrete dimostrare, porgo distinti saluti.

Guido Quintino Liris

Queste le belle e profonde parole che Roberto ha scritto all’amico Antonello Loriga che gli aveva scritto il 18 luglio scorso sulla sua nobile scelta del digiuno:

Comincio lo sciopero della fame a tempo indeterminato. Solo liquidi, seguito giornalmente dal dottor Guido Quintino Liris. Vado subito al sodo con motivazioni e richieste. La drammatica pagliacciata del referendum in Grecia – che non contemplava l’uscita dall’Eurozona – e il definitivo crollo del falso eroe Tsipras, non lascia dubbi: l’Europa dell’Unione, della Commissione, dei Trattati sovranazionali e della moneta unica, non è assolutamente riformabile. Nata per strozzare ogni respiro sociale, continuerà a farlo fin quando non avrà incenerito tutto e tutti. Non so se si sveglierà chi, di fronte a una verità che non teme smentita, si ostina ancora a parlare di “sogno europeo”; è bene però che sappia che il suo è collaborazionismo. E il collaborazionismo è un crimine. Così come è un crimine, oltre che una strada impraticabile ed offensiva, affidare al popolo la scelta sulla permanenza in un lager economico di portata storica. Dai lager si fugge. Punto. E allora, chiedo – la costituzione di un tavolo di emergenza nazionale all’Aquila per mettere a punto l’uscita coordinata e non scomposta dell’Italia dall’Eurozona e la distruzione dei Trattati sovrazionali che stuprano la nostra Costituzione, tavolo la cui organizzazione dovrà partire dalla Regione Abruzzo, di concerto con i Comuni di L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo e con le altre istituzioni, anche non politiche, abruzzesi – la rimozione della bandiera dell’Unione Europea da tutti gli uffici istituzionali italiani, scuole ed università comprese – la composizione di uno staff tecnico permanente che coinvolga all’Aquila, tra i No Euro, i migliori economisti ed esperti di alta finanza, a partire da Warren Mosler, e gli esperti di materie giuridiche e di politiche del lavoro, sia a scopi operativi che divulgativi (in scuole, università, associazioni, sindacati, etc.). Il tutto al fine di imporre il Programma di Piena Occupazione e di Pieno Stato Sociale Me-Mmt, col conseguente e sacrosanto ripristino di Costituzione Italiana, Sovranità Monetaria, Sovranità di Bilancio. È l’ultimo tentativo non violento di fare qualcosa di concreto. Lo devo a chi mi ama sul serio e che non è qui al mio fianco, a chi mi ha sopportato per tanto tempo, ai figli che non ho e ai figli che sono già al mondo“.

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Questo quanto sta succedendo a Roberto Santilli, giornalista dell’Aquila che è in sciopero della fame da giorni. Una forma di protesta estrema, ultima risorsa non violenta, la voce inascoltata di un serio professionista che si batte per mettere al bando le leggi naziste di questo sistema che sta privando tutti noi di diritti sanciti nella Costituzione e sta impoverendo sempre più una popolazione italiana,  derelitta e alla mercè del politico di turno. Aldilà delle appartenenze, di chi promuove o diffonde una forma di protesta simile, appare chiaro che un gesto disperato non dovrebbe mai essere l’extrema ratio per chi si batte, ogni giorno, ogni ora, contro le ingiustizie e le tirannie dell’U.E. e dei suoi malefici esecutori di volontà, in maniera corretta ed onesta. No, Signori, l’onestà la dobbiamo avere noi, chi ci comanda, chi comanda il mondo, può farne a meno. Tanto ci pensa la politica di turno a tutelarne l’efferatezza, la malvagia offensiva che comunque riesce sempre a garantire al Potere di autoalimentarsi. I complottisti, nel senso spregevole del termine, sono loro. Non chi si batte ogni giorno, con le sole armi dell’informazione sottotraccia, al fine di divulgare una corretta comunicazione per i pochi eletti che la vogliono seguire. Chi non ascolta queste voci, chi usa il deterrente del complottismo, è a sua volta un disonesto complice di chi sta continuando a toglierci sovranità e diritti.

In ordine di tempo, la vicenda del Paolo Dettori, di cui abbiamo dato notizia, è solo l’ultima. Presto ne verranno altre intervallate da fittizie agevolazioni truccate da pseudo vantaggi per gli italiani e per tutti i sardi.

Noi sardi, noi galluresi, noi “non euristi”, non violenti, noi cittadini del mondo, vogliamo dare spessore alla protesta sulla vicenda del Paolo Dettori. Non vogliamo accettare supinamente che ogni cosa ci venga fatta cuocere in testa senza una minima controffensiva, seppure pacifica e non violenta. Da questo blog è partita stasera un’iniziativa. Molti cittadini di Tempio, e speriamo anche del resto della Gallura, attueranno lo sciopero della fame, nelle stesse modalità di Roberto Santilli, affinché si informino le testate giornalistiche, quelle poche che si possono definire “giornali” e non carta igienica, le televisioni e tutti gli organi di stampa e si divulghi, da questa apatica città che dorme, una voce di vera protesta affinché si attuino le rivendicazioni che presto saranno rese note.

Grazie a chi vorrà partecipare al digiuno ( uomini e donne in salute), di cui daremo presto indicazioni sulla logistica e sulle modalità. 

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