Tempio Pausania, Questo silenzio, il voler prendere ancora tempo…un altro colpo di mano?

Si attendono risposte da Cagliari sulla vertenza sanitaria in Alta Gallura.

Tempio Pausania, 7 gen. 2019-

L’azione del presidio di occupazione del Paolo Dettori, di fatto mai cessata nella sua energica dinamica informativa, ma solo in quella fisica e logistica, converge attualmente sullo sprone verso i sindaci dell’Unione dei Comuni che si sono addossati l’impegno di portare avanti le istanze inerenti i problemi sanitari dell’ospedale cittadino. Un’azione decisa, sempre mirata alle possibili sorprese dell’ultim’ora da parte dell’assessorato e dell’azienda. Non v’è dubbio che il silenzio è assai rumoroso, visto anche l’avvicinarsi della data “presunta” del 15 gennaio che l’assessore Arru ha inserito come scadenza per la soluzione di 2 dei 5 punti compresi nella vertenza, ossia a) Referente o responsabile del reparto di chirurgia e b) i due posti di terapia semi intensiva.

La delibera di Giunta, la n. 59/1 del 4 dicembre scorso, infatti, ha lasciato molti dubbi sia ai presidianti che ai sindaci che hanno letto con favore il documento ma hanno palesato anche diversi dubbi, tradotti poi in domande, sull’assenza di specifiche dettagliate sul blocco parto che non è stato neppure citato ma forse trova spazio nell’ultima parte del documento, dove testualmente Arru scrive:

Luigi Arru

Sono in corso infine le procedure per l’ampliamento dell’attività di Hospice con le figure professionali necessarie che saranno completate nei tempi più brevi possibili. Si precisa, infine, che ulteriori interventi saranno oggetto di confronto coi sindaci e con il territorio“.

Come dire, lo deciderò assieme ai sindaci del territorio o farò come mi pare?

La grave situazione della sanità pubblica non deve essere trascurata dai sindaci che sono stati anche oggi sollecitati ad affrettarsi per incontrarsi e interessare il prima possibile la controparte, se fosse sempre attraverso il prefetto sarebbe ancor meglio, affinché non si eluda il giorno, seppur presunto, del 15 gennaio trovando altre vie di fuga che suonerebbero adesso come azione subdola atta a demandare a chi verrà il compito di decidere.

Le notizie dal Dettori, non sono rassicuranti. E’ di oggi uno stallo nell’attività del reparto di ostetricia che non garantisce, oltre alla nota impossibilità di riapertura del punto nascite, le urgenze. Della cosa pare sia stato interessato anche il prefetto. A monte, sempre secondo indiscrezioni, pare ci sia un infortunio accaduto al primario del reparto, il Dott. Careddu che ha lasciato il servizio per malattia. Questo fatto, se confermato, non depone certo a favore della decisione che i presidianti e i sindaci si attendono dall’assessore che si ritroverebbe in mano un’altra carta da giocarsi per la chiusura definitiva del reparto.

Questa settimana, in data ancora da decidere, verrà riunita l’Unione dei Comuni Alta Gallura, come ci ha confermato il presidente “pro tempore” Biancareddu. Vedremo in quell’occasione quali saranno le decisioni che verranno assunte dai sindaci in ottemperanza a quanto scaturì con l’impegno di eventuali dimissioni qualora i punti richiesti all’assessore non venissero accolti Questo, alla luce ovviamente degli impegni che Arru ha formalizzato nel documento giunto lo scorso 21 dicembre ai sindaci.

Antonio Masoni

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