Tempio Pausania, resoconto dell’assemblea pubblica del Comitato Essere Cittadini. “Il mini eolico? Un business solo per pochi, soliti noti”.

Tempio Pausania, 19 lug. 2015-

“L’assemblea aveva all’ordine del giorno la preoccupante diffusione delle pale eoliche in Gallura, con particolare riferimento al cosiddetto minieolico. Queste pale, della potenza massima di 60 kw, essendo state concepite per servire aziende agricole o comunque insediamenti isolati e perciò per usi estremamente dispersi, non necessitano di valutazione di impatto ambientale e il loro iter autorizzativo è estremamente semplificato. E’ infatti necessaria una semplice comunicazione in autocertificazione agli uffici del Comune su cui insiste il terreno sul quale si intende installare la pala; entro 20 giorni gli uffici devono concedere il via libera o scatta comunque il silenzio-assenso. Non essendo prevista alcuna autorizzazione, i Comuni non hanno armi per contestare la richiesta, apponendo ad esempio vincoli paesaggistici, salvo andare incontro a pesanti sanzioni da parte del TAR.

Questa situazione normativa, resa ancora più agile dagli ultimi decreti del Governo, unita ai pesanti incentivi che lo Stato concede sia nella fase di investimento che nella fase di gestione degli impianti, ha reso estremamente appetibile l’investimento per società sia italiane che straniere che intendono lucrare utilizzando gli spazi che la legislazione attuale consente, invogliando i proprietari dei terreni a firmare contratti di cessione temporanea delle aree necessarie che li vincolano per 20 anni a fronte di una somma anticipata (di solito 25.000 euro) o attraverso una cifra annuale.

Il sospetto è perciò che società di investimento con pochi scrupoli intendano realizzare dei veri e propri parchi eolici che consentano loro guadagni elevatissimi sfuggendo a ogni regola e a ogni controllo di tipo ambientale e paesaggistico da parte delle comunità locali, con i danni permanenti che ne possono conseguire.

La documentazione fornita dal comitato di Luogosanto, è estremamente significativa al riguardo e molto preoccupante per i suoi contenuti. La società tedesca Parkermedia AG, insieme alla spagnola Adespota S.L., propone infatti ad investitori che sono soliti acquistare emissioni obbligazionarie un investimento sicuro e redditizio nel campo del minieolico in Italia e in particolare in Sardegna. Questo perché l’Italia fornisce oggi le migliori condizioni per investimenti nel campo delle energie rinnovabili e in particolare nel minieolico. La Sardegna poi è prescelta come localizzazione ideale a causa della presenza costante e intensa di vento.

E’ interessante (e preoccupante) notare che “tutti i necessari permessi sono disponibili”, e ciò fa ritenere che la società intenda rilevare richieste fatte da singoli ufficialmente per impianti da installare in proprio su terreni di proprietà (meccanismo già ampiamente noto). Altra cosa preoccupante è la potenza delle singole pale, ciascuna da 200 kw  e non da 60 kw, come previsto dalla normativa, facendo ritenere che in realtà le pale installate abbiano potenze ben superiori a quelle nominali (anche questa informazione era già nota).

E’ inoltre di pubblico dominio che su Internet ci siano società che propongono contratti già pronti ai proprietari dei terreni per potervi installare impianti eolici “fuori controllo”.

E’ anche noto che il Corpo Forestale dello Stato sta vigilando con grande attenzione sul fenomeno ed ha provveduto ad allertare la Procura della Repubblica di Tempio.

E’ sulla base di queste preoccupazioni che a Luogosanto nelle scorse settimane si è costituito un comitato spontaneo, al quale hanno aderito anche cittadini dei comuni limitrofi e in particolare del comune di Tempio, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione e gli amministratori della Gallura sui rischi legati a una proliferazione incontrollata e semplicemente utilitaristica delle risorse rinnovabili.

Il comitato Essere Cittadini ha partecipato con una sua rappresentanza alla seduta di insediamento del comitato di Luogosanto e ne ha condiviso le preoccupazioni.

Il primo atto concreto è stato la convocazione della presente assemblea con la partecipazione attiva degli amici del comitato di Luogosanto, alla quale sono stati invitati a partecipare l’amministrazione comunale di Tempio e i sindaci di Aggius, Bortigiadas, Calangianus e Luras.

Hanno risposto all’invito il vice sindaco Anna Paola Aisoni, l’assessore all’ambiente Francesco Quargnenti e una delegazione del comune di Bortigiadas. La maggior parte dei sindaci invitati, ai quali si sono aggiunti quelli di Luogosanto e Sant’Antonio che avrebbero voluto essere anch’essi presenti, non sono potuti intervenire a causa della concomitante convocazione a Luogosanto da parte dell’Assessore Regionale agli Enti Locali.

In ogni caso abbiamo avuto la conferma che esiste una forte e generale preoccupazione al riguardo, espressa anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Tempio da parte della consigliera Sebastiana Carta con una specifica interrogazione. Il comune di Luogosanto, inoltre, nei mesi scorsi ha adottato norme restrittive sulla cui validità la Regione ha espresso forti riserve.

L’assessore Quargnenti ha ribadito che l’amministrazione comunale vede con favore il ricorso alle energie rinnovabili, ma non intende avallare in nessun modo azioni di speculazione in questo settore. In ogni caso la situazione delle richieste nel comune di Tempio non è ancora tale da destare preoccupazione.

Il vice sindaco Aisoni ha assicurato i presenti che le strutture tecniche sono state allertate perché vigilino con particolare rigore sul rispetto delle normative: per evitare disguidi è stato anche deciso di affidare a un solo funzionario il disbrigo delle relative pratiche. Viste però le difficoltà oggettive di intervento per i singoli comuni, a fronte di leggi molto permissive e di procedure autorizzative estremamente semplificate, il comune di Tempio ha allertato immediatamente l’Unione dei Comuni perché si adottino comportamenti univoci e condivisi e perché l’UdC intervenga con forza presso la Regione Sardegna affinché le norme restrittive che la stessa si è riservata di adottare entro la fine di agosto 2015 siano veramente tali e tengano conto delle esigenze specifiche del territorio. In questa battaglia Tempio intende svolgere il ruolo di capofila che le è congeniale.

L’assemblea ha apprezzato gli interventi degli amministratori, sollecitandoli perché si muovano con la necessaria energia nei confronti dell’Unione dei Comuni e della Regione e perché adottino ogni mezzo lecito di contrasto alla speculazione incontrollata in questo settore, in attesa delle norme regionali.

Il comitato Essere Cittadini, come ha già fatto con successo in passato, si propone come tavolo neutrale di incontro per cittadini, esperti, amministratori comunali e dell’Unione dei Comuni per un pubblico dibattito sull’argomento, da tenere orientativamente nel mese di settembre 2015. In tale data sarà possibile fare il punto sul minieolico e in generale sulle energie rinnovabili (opportunità da cogliere o speculazione da contrastare?), sulle decisioni normative di fine agosto della Regione Sardegna e sull’azione di stimolo e proposizione portata avanti dall’Unione dei Comuni al riguardo. Invitiamo sin d’ora i sindaci del territorio e il presidente dell’Unione dei Comuni a un pubblico dibattito dal quale possa emergere una posizione comune delle amministrazioni locali.”

Sin qui il resoconto del verbale redatto dal Comitato Civico Essere Cittadini. A margine, alcune riflessioni.

La Sardegna, sempre più, appare come la generosa prostituta italiana, l’amena e ignorante terra dove chiunque arriva, tromba e se ne va via. I resti di questa nostra pavida e stupida terra natia, poi sono i ruderi di affari loschi o comunque poco chiari di cui sappiamo solo lamentarci. Come detto più volte, riferito certamente ad un campo allargato del territorio nazionale, la politica è inservibile e, anzi, si presta benissimo a compiacere al magnaccio di turno che fa e disfa a suo piacimento. Le concessioni nei secoli sono tali che è inutile parlarne. Presto attenzione semmai, caso per caso, al proliferare selvaggio di richieste, la  sempitura connivenza di magnacci e prostitute, che si perde nella notte dei tempi. A maggior ragione in questa situazione economica di cui ancora molti si chiedono il perché dopo aver attinto alla fonte della comunicazione ufficiale. Già detto anche questo: non leggete i giornali, non ascoltate la televisione, sappiate trovare i canali giusti e corretti dell’informazione. Non fatevi incantare da presunti guadagni e da convenienza per la vostra tasca. Nessuno vi darà mai qualcosa se prima non si è preso quanto meno il doppio di ciò che vi avrà dato.

A turno si dice: “Giù le mani da questo e da quello” ma intanto, anche grazie a leggi favorevoli al malaffare, si continua ad imperversare nel mare magnum di questa regione incapace a ribellarsi, impotente dinanzi a qualsiasi sopruso. Nulla appare cambiato nei secoli e questa regione non ha mai avuto dalla sua parte un fiero e capace condottiero che si sia staccato dalla melma putrida della politica che conta per combattere e coordinare le forze del dissenso, che pure vi sono. Dietro ogni trattativa tra prostituta e magnaccio c’è sempre, per la politica locale, qualcosa di sporco che spesso volentieri viene accettato, magari per convenienza di qualcuno. Certo non per l’interesse collettivo. 

Vigilare? Adunare? Informare? Certo! Tutto questo ma anche la capacità di respingere al mittente qualsiasi offerta di vantaggio per la comunità, semplicemente perché un vantaggio concreto non esiste. 

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