Tempio Pausania, 25 apr. 2016-
“In riferimento ad una interrogazione che io stessa presentai in occasione di uno dei primi consigli comunali, a proposito del concetto di welfare sociale e urbano, citato al punto 6 pag 79 delle linee strategiche inserite nella relazione previsionale e programmatica dell’Amministrazione Comunale, in cui si parla di “città per tutti” ritengo opportune, in questo momento, alcune precisazioni ed esemplificazioni.
Se davvero questo importante concetto viene inteso come una serie di azioni, tese a far si che la persona stia bene nel proprio “spazio di vita”, e che siano garantite le condizioni di benessere materiali e immateriali, ad iniziare dal vivere in luoghi decorosi e curati, attrezzati e sicuri per tutti, bambini, adulti, anziani, portatori di disabilità ecc, mi chiedo come si possa conciliare con la situazione di degrado in cui versano alcuni quartieri delle periferie ed in particolare vorrei porre l’attenzione sul quartiere di San Giuseppe.
La triste realtà è stata segnalata, insieme a molte altre, anche in occasione dell’Assemblea sul tema del decoro urbano del “Comitato Civico Essere Cittadini” del 1 aprile 2016. Volendo citare alcuni casi concreti potremmo prendere ad esempio l’area circostante il palazzetto dello sport , in stato di totale abbandono: rifiuti sparsi ovunque, alcuni locali dell’impianto sportivo aperti e accessibili a chiunque (WC), pericolosi sia dal punto di vista igienico che per l’incolumità dei ragazzini che, nonostante tutto, continuano ad andarci a giocare, avendo accesso anche al tetto dello stesso…. Spostandoci di qualche decina metri dal palazzetto è impossibile non notare la piccola discarica sul tetto dei magazzini comunali in via Trieste più volte segnalata dai cittadini residenti nel quartiere. Meritevole di nota anche l’area circostante la chiesetta di Nostra Signora (la Concezione), tanto cara ai parrocchiani e Santuario Mariano della città di Tempio: intorno alla chiesa rifiuti ingombranti oltre alle immancabili buste di spazzatura, e varie situazioni di pericolo rappresentate da muretti molto bassi sul piano strada ma con un salto di diversi metri sul lato opposto. Tali muretti dovrebbero essere dotati di ringhiere di sicurezza, o almeno lo erano in passato, attualmente risultano mancare in gran parte del muro e dove esistenti versano in condizioni a dir poco pietose, rappresentando oltre che un elemento di “indecorosa manutenzione” delle strutture cittadine, anche una pericolosa trappola per chi su di esse volesse fare affidamento. Stessa situazione sul muro antistante il sagrato della chiesa. Altri esempi potrebbero essere citati e documentati, ma ritengo sufficiente quanto riportato per giungere alla considerazione che sia doveroso da parte dell’amministrazione comunale concertare un piano di azione reale ed attuabile per porre rimedio a tali situazioni di degrado, consapevoli che la scarsità delle risorse economiche pubbliche non possa giustificare la mancanza di attenzione verso l’ambiente urbano e, in particolare, agli spazi pubblici sia del centro storico che delle periferie cittadine.
Daniela Campra”
