Tempio Pausania, La bomba nucleare tedesca, di Economia Democratica. Rubrica economica a cura di Antonello Loriga.

Tempio Pausania, 15 giu. 2016-

fonte economia democratica

LA BOMBA NUCLEARE TEDESCA

Eccoci pronti per un altro bel viaggio nel gaio Paese Germania: quello in cui va tutto bene, gli stipendi sono alti, non c’è corruzione, si trova subito lavoro e le cose funzionano.

Sembrerebbe tutto perfetto.

Peccato che in Germania ci sia una bomba pronta per esplodere, roba che la crisi del 2008 in confronto è stata una stella di Natale di quelle che si fanno tenere ai bambini per farli contenti: parliamo della Deutsche Bank. La valutazione dei CDS (Credit Default Swap), ossia l’assicurazione sui titoli derivati, che tra l’altro sono gli stessi che hanno provocato il crollo dell’economia mondiale 8 anni fa, è schizzata da 92 a 180 punti.

Sapete cosa significa questo? Che sempre più persone stanno scommettendo sull’esplosione del colosso tedesco. E questo perché? Perché la Deutsche Bank ha crediti deteriorati per 20 volte il PIL tedesco (75mila miliardi di euro) pronti a dissolversi. Ma questo già lo sapete, quindi aggiungiamo altra carne al fuoco: la valutazione dei Titoli di Deustche Bank è calata solo nell’ultimo anno da 28 punti nel 2015 ai 14 punti attuali, quindi un meno 50% ed è chiaro dal grafico come il trend sia inevitabilmente al ribasso. Il colosso tedesco perde ogni mese sempre più terreno. Nel 2011 un titolo Deutsche Bank valeva 40 punti: tre volte tanto.

Non vi basta? Ecco un altro motivo per cui in Germania “si sta meglio” (ancora per poco): i Titoli di Stato tedeschi continuano a dare rendimenti praticamente dello 0%, pesando in questo modo poco e niente sull’aumento del debito pubblico tedesco. E va così dal 2011 quando col giochetto dello spread l’Italia fu consegnata nelle mani insanguinate della Commissione Europea e dei servi di Bruxelles. Quindi mentre la Germania si gode le sue regole imponendole agli altri Paesi Europei, gli altri pagano, e la Germania vive nella bambagia col sangue dei Greci e degli altri popoli.

Forse un giorno tutti capiranno che viviamo in un regime di Nazismo Economico dove la Germania detta le regole del gioco. Ma fino ad allora: emigrate in Germania a lavorare!
Poi però non fate come tutte le persone che nel 2008 si sono trovate senza una casa e senza un lavoro, perché noi ve lo avevamo detto

Fabrizio Virga

foto di Economia Democratica.

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