Olbia, Pietro Pinna, il superdisabile 43enne muore annegato. Grande dolore in città per un amico di tutti. (olbia.it)

Olbia, 24 giu. 2015-

olbia.it

Questa mattina un 43enne olbiese è morto in pochi centimetri d’acqua a Golfo Aranci, precisamente nella spiaggia di Terrata. Inutili i tentativi di rianimazione da parte del 118. Si tratta di Pietro Pinna, olbiese doc, una vera forza della natura. La sua prematura scomparsa, presumibilmente dovuta a un malore, ha destato molta commozione in città.

Diciamo no ad ogni tipo di barriera, il motto di Pietro Pinna.
Diciamo no a qualsiasi barriera, il motto di Pietro Pinna.

Pietro Pinna, il superdisabile – come si era autodefinito sul suo profilo Fb, era molto noto in città per la sua grandiosa voglia di vivere e di superare ogni barriera fisica. Nonostante le sue difficoltà, Pietro è andato sempre oltre, superando ogni limite. Il suo album fotografico su Facebook è ricco di foto meravigliose che lo ritraggono a cavallo, in auto, mentre vola sull’acqua con gli sci. Imperdibile e senza pari il suo caloroso sorriso stampato in ogni fotografia. Un uomo che con la sua vita ha insegnato tanto a chi lo incontrava durante il cammino su questa terra.

Pietro Pinna era anche estramente combattivo. Qualche settimana fa aveva affidato a Facebook un appello al Governo Renzi per risolvere alcune gravi problematiche che affliggono i disabili. Lettera che Olbia.it aveva ripreso, dandone il giusto risalto.

Angela Deiana Galiberti

Ho un personale ricordo di Pietro che conobbi nel mio periodo alla televisione locale. Mi fu presentato da un amico comune perché aveva il desiderio di vedere pubblicato un suo libro di poesie. Fu con me, e con l’amico comune, in trasmissione e ricordo con molta commozione quell’incontro che mi diede la reale dimensione della grave disabilità ma anche della forza che queste persone riescono a trarre proprio dalla loro battaglia continua con le difficoltà della vita. Pensate che l’amico comune era ipo vedente e che aveva chiesto un passaggio in auto proprio a Pietro che si districava molto bene con l’auto, chiaramente in relazione alle sue condizioni di disabilità. Restammo in contatto per qualche tempo su facebook. Poi non lo sentii più. Leggevo della sua allegria e delle continue prove a cui sottoponeva il suo fisico minato gravemente per imparare a conoscerne i limiti.

Era tenace Pietro, caparbio e voglioso di esprimere tutta la sua forza d’animo. Il suo sogno si realizzò e, con l’aiuto di tantissimi amici che Pietro aveva dappertutto, riuscì anche a pubblicare quel piccolo volume che raccontava delle sue esperienze di vita, dei suoi amori per lo sport e per la vita. Un esempio in ogni senso. Fu una chiacchierata “sui generis” con me che parlavo e lui che mi lascoltava e mi rispondeva con un cellulare, velocissimo, quasi all’istante. Riposa in pace Pietro Pinna, che la terra che hai amato ti sia lieve e che il tuo ricordo resti un esempio della grande volontà che hai  lasciato in eredità a tutti gli altri, disabili e normodotati. 

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