Tempio Pausania, Il Popolo dei Lucchetti, Meridiana e il “Popolo dei Trucchetti”. Giornata importante al Paolo Dettori con la presenza di una delegazione di esuberati della compagnia aerea sarda.

Tempio Pausania, 4 novembre 2014-

Sono venuti in tanti, una quarantina circa. Sono  gli esuberati della Meridiana. Inconfondibili nelle loro magliette rosse, a solidarizzare con i cittadini della Gallura che stanno portando avanti una battaglia per non privare il territorio di una realtà importante, vitale, essenziale per la comunitò, l’ospedale Paolo Dettori.

Una forma di sensibile partecipazione alla lotta che in questi giorni sta assumendo sempre più l’aspetto del dramma. Passano i giorni e ancora non si sa di quale morte moriremo entrambi. Noi e loro, accomunati da sfortune diverse ma che fanno il paio con tutte le altre vicissitudini negative di questo particolare e tremendo periodo storico. Nessun clamore, nessun discorso, nessuna protesta. Solo fratellanza e solidarietà come conviene ad un popolo civile e che sta conoscendo, da angolazioni differenti, il dramma sociale che imperversa, dilaga ogni giorno senza un freno né una soluzione.

La politica che non da risposte è come quel presentatore di quiz che non da al concorrente la risposta esatta e quindi non fa conoscere quale sia la sorte che lo aspetta.

Il Popolo dei Lucchetti (così chiamato per la singolare espressione democratica di dissenso che ha visto alcuni amministratori incatenarsi assieme e affidare simbolicamente le chiavi alla politica), legati da un destino che mieterà parecchie vittime, che determinerà la perdita del Diritto alla Salute dei cittadini dell’alta Gallura, uniti agli esuberati della Meridiana, nettamente contrapposti al “Popolo dei Trucchetti”, quella sporca politica del malaffare che sta governando da sempre la nostra vita, senza alcuno scrupolo, senza programmazione sul territorio, come un generale che fa la guerra coi soldatini e sulle carte o come il giocatore di carte che mischia il mazzo e poi bara.

Uniti ai minatori di Lula, gli esuberati di Meridiana hanno ricevuto ieri un altro attestato di fraterna solidarietà, semmai occorresse sapere che nel momento del bisogno ci si scordano rivalità, campanili e opportunismi. Una sorta di vertenza Sardegna che nasce dalla gente, da quella che lavora e che forse non potrà più farlo, da quella Sardegna che da il meglio di se quando la disperazione bussa alle porte. Tardi? Forse si. E’ nei momenti di quiete apparente che bisogna sorvegliare il popolo dei trucchetti, quello che non si toglie un privilegio e nega i diritti a tutti gli altri. In quei momenti in cui si sta bene occorre attenzione maggiore, non permettere nulla a chi si è permesso di giocare con il nostro lavoro, coi nostri diritti, persino con la nostra vita. Ecco i risultati di questa “distrazione”. 1634 esuberi nella compagnia aerea e un ospedale che sta per essere ridotto a meno di un P.S.

Ecco le immagini di questa giornata al Paolo Dettori. Pochi minuti ma un’intervista a Maurizio, uno dei 1634 di Meridiana. Un “NON SARDO” che dimostra con le sue parole quanto ami la Sardegna e quanto sia palese il disegno strategico che da troppo tempo, come un cancro, mira a distruggere la nostra terra, col benestare del Popolo dei Trucchetti, sempre più ammansito da quella politica nazionale che si inebria di consensi e ci umilia nei nostri diritti.

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