Tempio Pausania, Gli ospedali: la confusione della politica tra democrazia e oligarchia, di Rita Brundu.

Tempio Pausania, 23 ott. 2018-

Provo un profondo senso di solidarietà e tanta tenerezza nell’osservare i cittadini che in questo periodo stanno occupando gli ospedali e mi viene da riflettere…

L’uomo, secondo la celebre definizione di Aristotele, è un animale politico, ovvero per esistere e per assicurare la continuità della specie, deve vivere in una continua relazione con i propri simili: il singolo individuo che lotta e si afferma in un’astratta solitudine è impensabile. Quindi l’uomo è tale perché vive in continuo rapporto con i suoi simili: ciò costringe il gruppo umano a darsi regole, a rispettare e a tener conto di consuetudini ben precise che facilitano e rendono più sicura la vita in comune.

Alle origini delle leggi vere e proprie che si sono date in età storica, ci sono delle esigenze ben precise che hanno indotto la specie umana a vivere secondo regole e norme senza delle quali non potrebbe esistere il consorzio civile. Nel corso della sua evoluzione il piccolo gruppo umano originario si è ingrandito, ed è intuibile che si siano posti allora problemi sempre più complessi. Si impose quindi la questione da risolvere di chi dovesse dirigere lo sforzo comune; problema che certamente non fu mai posto astrattamente, ma che nasceva da precise esigenze del momento e che trovò di volta in volta le sue soluzioni a seconda delle circostanze di fatto esistenti. Nasceva così il potere politico centrale che dalla Preistoria ai giorni nostri ebbe una sua naturale evoluzione. Il compito di rappresentare l’autorità o il potere era comunque delegato al gruppo o alla persona che potesse interpretare e soddisfare le esigenze dei cittadini. Gli uomini primitivi, per necessità pratiche, hanno cominciato a seguire certe regole di comportamento che poi, col passare dei millenni, sono state elaborate e definite prima oralmente e poi nei testi giuridici scritti. Cominciano quindi a sorgere le prime civiltà con le varie forme di Stato, passando dalla Mesopotamia all’Egitto, dagli Ebrei ai Fenici, senza dimenticare il lontano Oriente con l’India e la Cina. Per arrivare alla civiltà Greca, dato che le radici della civiltà europea vanno cercate in Grecia: dal punto di vista storico, ad Atene fu introdotto per la prima volta il sistema politico oggi dominante nel mondo, vale a dire la democrazia. Tutto parte dalle Polis greche, strutture politiche caratterizzate dalla partecipazione di tutti i cittadini al governo delle città.

 E qui voglio fermarmi con l’excursus storico, perché voglio rilevare come oggi l’Italia sia appunto una Repubblica democratica. E, se democrazia vuol dire “potere del popolo”, che ci fanno quelle persone a protestare negli ospedali?  Hanno delegato dei politici al fine di risolvere i loro problemi! A questo punto mi viene un dubbio: ma…i politici di oggi, in particolare quelli della Giunta della Sardegna, sanno cosa vuol dire democrazia? Una vera democrazia non può che essere una Repubblica in cui coloro che esercitano il potere lo fanno in nome del popolo sovrano dal quale sono stati eletti. E l’articolo 1 della Costituzione italiana parla chiaro “L’Italia è una repubblica democratica…La sovranità appartiene al popolo…”.

Qui c’è qualcosa che non torna. Forse i politici hanno confuso la democrazia con l’oligarchia? Allora bisogna chiarire che c’è una bella differenza, dato che l’oligarchia è “il potere di pochi”. E se ne conoscessero il significato? Beh, in tal caso, non tenendo conto della Costituzione si stanno arrogando il diritto di decidere da soli, lasciando quest’ultima alla stregua di un pezzo di carta che rimane inerte poiché il suo dettato non viene interpretato, né vissuto e attuato.

Invece, cari politici, nel caso non ve ne siate resi conto, viviamo all’interno di una democrazia: cioè IL POTERE E’ DEL POPOLO. E quest’ultimo vi ha semplicemente delegato a rappresentarlo in tutte le sue esigenze e necessità. E, se in questo momento i cittadini ritengono che la salvaguardia della salute sia un bene primario e importante…dovreste esserci voi al loro posto a protestare! O, comunque, dovreste muovervi per soddisfare le loro richieste.

Vi ricordo ancora la nostra Costituzione nell’art. 32:

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…”. La libertà e l’indipendenza della persona umana non risultano nella realtà pratica garantiti senza che l’ordinamento non presti la propria tutela a questo diritto naturale e fondamentale. Avete tutto il potere per agire: prima di tutto ve lo ha regalato e consegnato il popolo (gli stessi cittadini che si sacrificano, bivaccando negli ospedali, per opporsi alle ingiustizie in corso!), e poi anche la nostra autonomia regionale che non è nata da considerazioni puramente teoriche o ideologiche, ma si pone come un fatto, una necessità dovuta alla stessa conformazione geografica della nostra isola. Spero che, a questo punto, i termini “democrazia” e “oligarchia” siano ben chiari e che tutto non si concluda con l’affermazione che fece Luigi Einaudi: è necessario che gli italiani “imparino a proprie spese, commettendo spropositi, a governarsi da sé”. 

Rita Brundu

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